Crotone, la prima di Zenga è una sconfitta: “Ma ho visto voglia di lavorare duro”
Walter Zenga si augurava un esordio differente. Invece, il ritorno dell'Uomo Ragno è stato bagnato da una sconfitta, contro il Sassuolo domenica sera. Un 2-1 che ha evidenziato come per il Crotone ci sia ancora tantissimo da lavorare per uscire dal guado e sognare una salvezza che sarà molto complicata con il solo Benevento già apparentemente spacciato e tutte le altre pericolanti racchiuse in una manciata di punti. Ma la strada potrebbe essere quella giusta: lo deciderà il tempo e i risultati che si pretendano arrivino a Crotone.
Un tecnico con la A nel sangue
La Serie A, dopotutto, Zenga la conosce e bene. Non solo da calciatore ma anche da allenatore visto che nell’aprile 2008 arriva la prima esperienza italiana, a Catania, dove prese il posto di Baldini e centrato la salvezza oltre a una semifinale di Coppa Italia. In rossoblù concesse il bis nella stagione successiva, poi nell’estate 2009 l’addio a Catania ma non alla Sicilia, diventando il nuovo allenatore del Palermo prima dell’esonero, a novembre. Poi tante esperienze all'estero fino all'ultima esperienza italiana alla Samp di Ferrero, conclusasi male.
Il pensiero dell'Uomo Ragno
Continuità con il passato
La volontà è quella di continuare col passato recente, nessuna rivoluzione o bacchette magiche nell'aria. Zenga ha le idee chiare con cui affrontare il resto della stagione: valorizzare il lavoro fatto e porre rimedio a lacune sia tattiche che di approccio. Contro il Sassuolo qualcosa di buono si è già visto ma il cammino è lungo: "Devo capire perché una squadra che ha tenuto bene il campo nel primo tempo, entra in quel modo nella ripresa. Da quando sono arrivato ho avuto poco tempo, ma questo non è un alibi. La salvezza è difficile, ma non impossibile. La squadra ha voglia di lavorare anche grazie a quello che è stato fatto in precedenza”.
Maggior consapevolezza
Carattere e determinazione. Ciò che non è mai mancato al Walter Zenga giocatore, con un palmares e un curriculum da grande del calcio nazionale e non solo. Ma è ciò che è venuto meno contro il Sassuolo per quella che doveva essere la prima partita di Zenga con la sua nuova società. Macchiata da un paio di errori di troppo che ne hanno segnato il cammino: “Il mio grande rammarico oggi è stato il nostro atteggiamento ad inizio secondo tempo e i due gol subiti. Per il resto il match è stato giocato con carattere e determinazione. Dopo lo svantaggio abbiamo avuto una grande reazione e Budimir ha avuto la palla del pareggio".