Crotone, doccia fredda dal CONI: lo Scida non è ancora a norma
Brutte notizie per il Crotone: il sodalizio calabrese sperava di poter finalmente giocare nel proprio stadio Ezio Scida in occasione del match contro il Palermo, inaugurando così l'impianto nella massima serie. Ed invece il CONI ha stabilito che anche in occasione del match contro i rosanero la formazione crotonese dovrà emigrare altrove, come già accaduto in occasione della seconda giornata di campionato, quando contro il Genoa si era giocato allo Stadio Adriatico di Pescara. Non è dato sapere dove il Crotone giocherà contro il Palermo: ma l'ipotesi Adriatico è nuovamente alta.
E le polemiche, dunque, proseguono. Nei giorni scorsi in molti avevano storto il naso visto che i lavori di adeguamento dell'impianto starebbero coinvolgendo le rovine dell'antica Kroton, l'antica città greca fondata addirittura nel 718 avanti Cristo. Del resto, già nel 1981 era arrivato il vincolo di inedificabilità assoluta, proprio perché già all'epoca si era capito che lo stadio avrebbe finito per "sommergere" col cemento un patrimonio storico inestimabile. Oltre trent'anni dopo, non solo non è stata trovata una soluzione (come lo spostare altrove lo stadio), ma anzi si susseguono i lavori. Ed in più la beffa: nonostante tutto, ai crotonesi viene comunque negata la possibilità di andare allo stadio a seguire le partite della massima serie della propria squadra.
"Giungono inattese una serie di prescrizioni da parte del CONI relative al progetto di adeguamento dello stadio Ezio Scida", si legge nella nota pubblicata dalla società calabrese, "integrazioni progettuali che, nell'attuale contesto, costringono a un nuovo rinvio della prima partita in casa. Nella giornata di mercoledì il CONI, in sede di valutazione del progetto dell'impianto, ha rilevato problematiche tecniche che di fatto porteranno a un rallentamento dei lavori che procedevano nel rispetto dei tempi programmati da Comune e Società. Una nuova e inattesa doccia fredda", prosegue la nota, "in considerazione del fatto che alcune di tali prescrizioni insistono su parti dell'impianto non solo non rientranti nel progetto di ampliamento in atto, come ad esempio il settore della tribuna scoperta o le aree esterne alla curva nord, ma già regolarmente utilizzate nelle precedenti stagioni sportive. Consapevoli per il grande disagio subito da tutti i tifosi e cittadini di Crotone per questo nuovo rinvio", conclude la nota, "preso atto di tutte le nuove disposizioni CONI, Società e Comune sono già in campo per rispondere in modo tempestivo e fattivo a tali richieste: in tal senso è prevista nel pomeriggio una riunione tecnica congiunta. L'obiettivo è quello di mantenere elevato il ritmo dei lavori, così come si sta già facendo, per consegnare l'impianto alla città nel più breve tempo possibile".