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Crollo ponte Morandi a Genova

Crollo del ponte a Genova, Maradona: “Mi fa male nell’anima. Paga sempre la gente”

L’ex Pibe de Oro posta su Instagram un messaggio di rabbia e di cordoglio per le vittime causate dal crollo del ponte Morandi a Genova: “Lì (come in molte parti del mondo) se il lavoro costa 100, loro lo fanno per 50. E il resto se lo tengono quelli che hanno vinto l’appalto. Quelli che vivono o hanno vissuto lì, sanno che sfortunatamente le regole non vengono rispettate. È terribile, ma è così. Ed è sempre la gente a pagarne le conseguenze”.
A cura di Maurizio De Santis
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Il mondo del calcio non è rimasto insensibile dinanzi alla tragedia del crollo di una parte del ponte Morandi a Genova. Le reazioni, gli attestati di solidarietà come la ferma volontà di fare qualcosa di concreto per i familiari delle vittime (è l'appello del capitano del Grifone, Domenco Criscito), la richiesta di giustizia e chiarezza per quanto accaduto fanno eco anche dai campi e dai ritiri della Serie A che nel prossimo week-end (compreso il monday night di chiusura della prima giornata) tornerà in campo per la nuova stagione.

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Al grido di dolore dei liguri s'è aggiunta anche la voce dell'ex Pibe de Oro, Diego Armando Maradona. Colpito dalle immagini del disastro e più ancora dalle notizie di cronaca che alimentano il bilancio del numero dei morti (39 al momento) e dei feriti (16, di cui 12 ricoverati in codice rosso e in lotta tra la vita e la morte), l'ex stella del calcio internazionale ha postato sui propri profili social un messaggio di rabbia e cordoglio al tempo stesso per la tragedia avvenuta alla vigilia di Ferragosto. Ore 12 di martedì 14, è avvenuta intorno a mezzogiorno quando su quella bretella d'asfalto transitavano – come sempre – auto di pendolari, vacanzieri, persone che ancora andavano al lavoro. Tutti risucchiati dalla struttura collassata e franata nel vuoto per quasi cento metri.

Il crollo del ponte in Italia mi fa male nell'anima, come tutti – si legge nel messaggio di Maradona -. Lì (come in molte parti del mondo) se il lavoro costa 100, loro lo fanno per 50. E il resto se lo tengono quelli che hanno vinto l'appalto. Quelli che vivono o hanno vissuto lì, sanno che sfortunatamente le regole non vengono rispettate. È terribile, ma è così. Ed è sempre la gente a pagarne le conseguenze. Le mie condoglianze alle famiglie delle vittime.

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