Croazia, stadio vietato ai tifosi ospiti e l’Hajduk non scende in campo

Ancora un brutto episodio nel calcio croato: il "derby eterno" tra Dinamo Zagabria ed Hajduk Spalato non si è giocato a causa del rifiuto dei calciatori dalmati di scendere in campo. Motivo? La partita sarebbe dovuta giocarsi senza tifosi ospiti: lo stadio Maksimir della Dinamo Zagabria era stato aperto solo ai tifosi di casa, per evitare disordini tra le due tifoserie, tra le più accese d'Europa e per le quali la sfida incrociata è considerata una partita da vincere ad ogni costo. A suscitare scalpore, comunque, è stata la decisione della squadra ospite di non scendere in campo: probabile che verrà inflitto un pesante 3-0 a tavolino in favore della Dinami Zagabria.
Continua insomma la "guerra" tra una parte delle tifoserie croate (quelle organizzate) e la Federcalcio croata: una sfida che spesso varca i confini nazionali e porta disordini anche all'estero, come nel caso di Italia-Croazia a San Siro. La sfida tra Dinamo Zagabria ed Hajduk Spalato è considerata ad altissimo rischio: la rivalità era forte già ai tempi della Jugoslavia unita, e neanche l'indipendenza croata sembra averla minimamente scalfita. In quest'anno solare, poi, il "derby eterno" (sebbene Zagabria e Spalato distino diverse centinaia di chilometri l'una dall'altra, sono considerate le square più forti e rappresentative del paese slavo) aveva causato problemi già nella scorsa edizione del campionato croato: a maggio, infatti, i continui insulti dei tifosi della Torcida, storico gruppo ultras dell'Hajduk Spalato, nato addirittura nel 1950 e schierato politicamente, che avevano inveito contro la dirigenza della Dinamo Zagabria, ed in particolare verso il presidente, e contro la Federcalcio croata, avevano portato alla sospensione della gara. Insomma, non è proprio un momento positivo per il calcio croato e per l'immagine dello stesso all'estero.