Cristiano Ronaldo, l’uomo dei record: unico a segnare in tre finali di Champions
Non doveva esserci per i problemi fisici che ne hanno condizionato la vigilia ma Cristiano Ronaldo alla fine ha giocato la finale di Milano con la maglia del Real Madrid nel derby contro l'Atletico. Giocando male, sotto tono, mascherando il dolore all'adduttore ma dimostrandosi ancora una volta decisivo, segnando il rigore che ha consegnato l'undecima coppa ai Blancos. Per le statistiche e gli annali, il tiro dal dischetto nella lotteria dei rigori non varrà come un gol ufficiale e decisivo segnato durante i tempi di gioco ma Cr7 diventa tecnicamente l'unico al mondo ad aver segnato (e vinto) in tre finali di Champions League. Ennesimo record per una carriera che sembra non conoscere momenti di calo.
Dal 2008 ad oggi, sempre decisivo – La prima volta fu nel 2008 quando Cristiano Ronaldo giocava nel Manchester United e segnò in finale, alzando la sua prima Champions League in una carriera che gli avrebbe regalato altri e più trofei. Poi si ripetè nel 2014, altra finale, altro gol decisivo, ai supplementari, contro l'Atletico Madrid a Lisbona. Ronaldo è così diventato il primo a segnare in tre finali di Champions League, anche se nell'ultima occasione si è ‘limitato' a farlo calciando il rigore decisivo.
Tutti superati – Prima della sfida di Milano, il campione portoghese era uno dei quattro calciatori ad aver segnato in almeno due finali. Gli altri entrati nella storia della competizione continentale sono stati Raúl González decisivo nella finale del 2000 e del 2002, Samuel Eto'o a segno sia nel 2006 che nel 2009 e, ovviamente, Lionel Messi che con il Barellona è andato in gol nel 2009 e nel 2011. Cristiano Ronaldo ha segnato 16 gol in questa edizione di UEFA Champions League, arrivando vicinissimo al suo proprio suo record (17 reti) in una singola stagione europea stabilito nel 2013/14.
Le parole a fine match – Nel finale di gara, ovvie parole d'orgoglio e felicità per Cr7: "Con Zidane si può aprire un ciclo, è un allenatore speciale che si è subito calato nel ruolo e ha ridato alla squadra serenità. E' stata una partita complicatissima, vincerla ai rigori è sempre un gioco con la sorte perché la lotteria dal dischetto non perdona. Ma abbiamo dimostrato ancora una volta di essere i migliori, più esperti e pronti nei momenti decisivi. Io il migliore al mondo? Sono felicissimo di aver rivinto la Coppa, di aver segnato di essere il miglior marcatore della competizione e questo al momento mi basta".