Cristiano Ronaldo, il giocatore totale entrato nella storia del calcio spagnolo
Mai nessuno come lui, almeno nella Liga spagnola. In una delle stagioni più tormentate e logore del Real Madrid, vissute all'ombra del fantastico barcellona alla guida di Pep Guardiola, Cristiano Ronaldo ha trovato comunque il modo di ritagliarsi uno spiraglio di sole. Nella goleada del Real Madrid all'Almeria nell'ultima giornata di campionato, davanti al proprio pubblico, CR7 ha fatto '40': tanti i gol siglati nella Liga, sbarazzandosi in 90 minuti di Hugo Sanchez e Telmo Zarra, i due ingombranti predecessori che condividevano con il portoghese il record di 38 reti in una sola stagione. L'ex fenomeno del Manchester e pupillo di Mourinho ha così dimostrato di valere da solo il prezzo dell'abbonamento: una media straordinaria in Spagna con 47 reti in 42 incontri tra Primera Division e Copa del Rey (vinta di fronte al Barcellona, proprio per un suo gol nei tempi supplementari) e una ‘Scarpa d'Oro' che lo attende vincitore con un bottino che arriva a 51 centri comprendendo anche i 6 realizzati nelle 12 presenze in Champions League.
Mai Cristiano Ronaldo ha segnato tanto nemmeno quando, nel lontano 2007-2008 con la maglia dei Devils di Manchester, con una competizione in più a disposizione (la Commuinity Shield) si fermò alla pur strabiliante cifra di 42 reti su 49 presenze, raddoppiando il gol segnati solo l'anno precedente. Per un attimo, dunque, grazie al portoghese dalla faccia pulita e da un passato da latin lover, l'altro genio del calcio spagnolo, il Pallone d'Oro Leo Messi ha dovuto abdicare ad un titolo personale. Per Cristiano Ronaldo ci srà infatti il titolo 2010-2011 di Pichichi, ovvero di capocannoniere in Spagna e di miglior realizzatore europeo con la Scarpa d'oro (la seconda per lui in carriera), oltre al record tutto personale di 40 centri tondi tondi in una stagione in Liga che gli valgono un posto nella storia della Casa Blanca e nel calcio spagnolo.
TUTTI I TROFEI INDIVIDUALI – Che Cristiano Ronaldo sia tra i migliori giocatori in circolazione del terzo millennio lo dicono da sempre i numeri e gli allori che si è via via conquistato partita dopo partita. Solamente due magli indossate in una carriera iniziata nel 2002 con l'epopea del Manchester United e la realtà attuale del Real Madrid. Parentesi lusitana a parte nello Sporting Lisbona, dove comunque in un anno ha vinto la Supercoppa portoghese, in Inghilterra a Manchester ha conquistato 8 trofei nazionali in 6 stagioni oltre a una Champions e un Mondiale per Club. E poi la Coppa di Spagna al secondo anno al Real. Ma ciò che più dimostra la grandezza di Ronaldo sono i premi individuali conquistati in appena 10 anni di carriera, conquistati quasi tutti nell'anno perfetto, il 2008: Fifa World Player, Pallone d'Oro e Scarpa d'Oro; presenza nella Top XI della squadra dell'anno (ne collezionerà ben altre tre), così come nel Team dell'Anno per l'UEFA (2004, 2007, 2008, 2009); capocannoniere della Champions League e della Premier; l'Onze d'Or, giocatore dell'anno 2008, miglior giocatore UEFA. E poi ancora, i due trofei Pichichi nelle due stagioni al Real Madrid come miglior bomber di tutta Spagna e il titolo di capocannoniere in Copa del Rey.
IL CALCIATORE TOTALE – E' un calciatore totale, completo dalla testa ai piedi. È dotato di notevole talento e di grande velocità palla al piede. Nel suo bagaglio tecnico rientrano dribbling, finte, doppi passi, rapidi cambi di direzione e la cosiddetta rabona. È in grado di calciare con entrambi i piedi. E' un giocatore polivalente, si definisce un'ala, ma può adattarsi anche al ruolo di centravanti. È spesso autore di cross dalla fascia, ma ha anche uno spiccato senso del gol e sa segnare sia di piede che di testa. Nel novero delle sue abilità rientrano infine i calci piazzati: è un buon rigorista e tiratore di punizioni
Ma ciò che ha fatto di Cristiano Ronaldo ciò che oggi è, è la costanza di rendimento, l'assenza di infortuni gravi e la capacità di adattamento ad ogni schema, squadra e allenatore. Tra i migliori calciatori oggi in circolazione, compare ininterrottamente nella classifica del Pallone d'oro dal 2004, conquistando tre podi consecutivi (il secondo posto del 2007, la vittoria del 2008, e di nuovo un secondo posto nel 2009), che sottolineano la sua costanza di rendimento. È stato tra i protagonisti, nel 2008, del triplo successo del Manchester United in UEFA Champions League, Premier League e Coppa del Mondo per club FIFA. Anche in Nazionale è una garanzia: nel 2006 ha partecipato ai Mondiali di Germania, nei quali il Portogallo si è piazzato quarto e nel 2010 è capitano del Portogallo che verrà eliminato agli ottavi di finale; anche per gli Europei del 2012 è ancora e resterà il punto di riferimento della nazionale lusitana.