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Cristiano Ronaldo contro tutti: Rep. Ceca-Portogallo apre i quarti di Euro 2012

Dopo lo spettacolo dei “gironi”, ad Euro 2012 si comincia a fare sul serio. Tomáš Rosicky, infortunio permettendo, sfida Cristiano Ronaldo nel primo quarto di finale di questi Europei di calcio.
A cura di Alberto Pucci
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Portogallo Rep Ceca quarti euro 2012

Sfida equilibrata – E' tutto pronto a Varsavia, per la prima partita da "dentro o fuori": lo spettacolo di Euro 2012 entra, infatti, nella fase finale con lo scontro tra cechi e lusitani. Una partita, tutt'altro che facile per entrambe le squadre, specialmente per gli uomini di Michal Bílek, ct della Repubblica Ceca, che cercheranno di fermare l'asso del Real Madrid, parso incontenibile nella sfida contro l'Olanda. Novanta minuti che nascondono insidie anche per il Portogallo che, nonostante i favori del pronostico, dovrà fare i conti con l'orgoglio degli avversari che sperano di "bissare" lo storico successo del 1996. Sedici anni fa, i cechi batterono il Portogallo nei quarti, grazie ad un gol di Poborsky, e volarono in finale dove vennero sconfitti dalla Germania. Nella sfida più recente, datata 2008, fu invece Cristiano Ronaldo a sorridere e a lasciare il segno, insieme a Deco e Quaresma, nel 3 a 1 con cui il Portogallo si assicurò l'accesso ai quarti di quella edizione europea.

Spettacolo in panchina – Sarà appassionante assistere ai duelli che la sfida ci propone. A partire da quello in panchina, tra i due allenatori. Paulo Bento, c.t. portoghese, si sta godendo il suo compleanno (festeggia i 43 anni) ed il "magic moment" della sua squadra. La vittoria contro l'Olanda ed il passaggio del turno hanno fatto tornare il sole sul cielo portoghese, scosso nei giorni scorsi dai tuoni delle polemiche dei media lusitani. Anche per Bento, così come per il suo collega olandese Van Marwijk, erano infatti arrivate critiche e frecciate sul clima "soft" che c'era dentro e intorno alla squadra. "Non dimentico le critiche", ha dichiarato Paulo Bento ai giornalisti: una reazione d'orgoglio, giustificata dall'obiettivo (minimo) raggiunto dai suoi. Anche per Michal Bílek, sarà una serata speciale. Il tecnico della nazionale ceca ha già battuto (da giocatore) il Portogallo, nelle qualificazioni per la Coppa del Mondo 1990, e stasera spera di regalare un'altra gioia alla sua federazione che, nei giorni scorsi, gli ha prolungato il contratto fino al 2014: "Con Bilek la nazionale e' molto migliorata – ha dichiarato Miroslav Pelta, presidente della federcalcio ceca – e ha raggiunto un risultato difficile come la qualificazione agli Europei‘.

Tomas Rosický , Petr Jiráček

Ricordando Nedved – L'attenzione maggiore, ovviamente, sarà per i ventidue in campo. Rep. Ceca-Portogallo è, infatti, un mix di talento e di spettacolo: una sfida che propone incroci intriganti e curiosi, tutti da raccontare. Nelle prime due gare della squadra di Bílek, abbiamo imparato ad apprezzare, ad esempio, Petr Jiráček che con il suo movimento, il gol decisivo contro la Polonia ed i suoi capelli lunghi (anche se non proprio biondi come quelli del suo più famoso predecessore) ha autorizzato la stampa ceca al paragone azzardato con Pavel Nedved, uno che da queste parti viene sempre venerato come un santo. Tifosi che contano molto, inoltre, anche sulla classe di Václav Pilař che anche lui, in tema di paragoni azzardati, non è da meno. Quello che viene soprannominato il Lionel Messi ceco, è già andato in gol due volte ed è pronto a ripetersi anche stasera. Un gruppo compatto ed unito, quello della Rep. Ceca, che ruota intorno alle sue stelle più luminose: Petr Čech, Tomáš Rosický e Milan Baroš.

Bruno Alves e Cristiano Ronaldo

L'ora di CR7 ed il sogno portoghese – La dichiarazione rilasciata da Raul Meireles, alla vigilia della sfida, parla da sola: "Il nostro sogno è quello di milioni di portoghesi".

“ Vorrei trasformare questo momento di gioia personale in una gioia per tutto il paese! ”
Paulo Bento
La squadra di Bento vuole arrivare fino in fondo, saltando l'ostacolo di questa sera. Inutile dire che l'uomo più atteso, e quello sul quale un'intera nazione confida e spera, si chiama Cristiano Ronaldo. Tornato in sè, dopo le prime due imbarazzanti partite, CR7 è l'apriscatole con cui il c.t. portoghese spera di aprire (in fretta) la difesa avversaria che, attorno al "giocatore più forte del mondo" (Mourinho dixit), presumibilmente costruirà un muro difensivo difficile da buttar giù. Ma il Portogallo, ovviamente, non è solo la classe dell'attaccante dei "blancos" e sarebbe un suicidio, pensare che oltre Cr7 ci sia il nulla. Michal Bílek, ha già messo tutti in allerta: "Ronaldo è forte ma ci sono anche altri giocatori da tener d'occhio. Tutta la squadra portoghese è difficile da affrontare, compatta ed equilibrata". Parole sagge, quelle del c.t. avversario, che ha trascorso le giornate prima della gara studiando l'undici portoghese ed i suoi protagonisti. Da Rui Patricio fino a Helder Postiga, passando dalla solida esperienza di Pepe e dalla classe di Nani: la "rosa" lusitana fa paura e potrebbe candidarsi come "mina vagante" del torneo. La Francia o la Spagna, eventuali avversarie in semifinale, sono avvisate!

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