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Cristiano Ronaldo attacca Messi e Carbonero

Il campione portoghese ‘risparmia’ Mourinho (“con lui è tutto a posto”) ma critica le rivelazioni della giornalista (compagna di Casillas) e la Pulce (“non mi ha sorpreso, non mi ha votato tra i tre migliori giocatori dell’anno”).
A cura di Maurizio De Santis
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cristiano ronaldo del real madrid
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Si vede che gli è tornato il buon umore. A giudicare dalle parole che riserva a José Mourinho, fino a qualche tempo fa motivo di malcontento, e dalle bordate che spara contro Messi (sarà l'invidia per i troppi Palloni d'Oro?) e la giornalista, Sara Carbonero (l'outing per interposta persona di Casillas proprio non gli è piaciuto), Cristiano Ronaldo non è più triste. Gli sono tornati il sorriso e la voglia matta di occupare la scena. Protagonista assoluto, nel bene e nel male (l'autorete contro il Granada è una nota stonata per il 28simo compleanno), CR7 ha lasciato anche trapelare che il rinnovo con il Real Madrid potrebbe non essere più un problema. "Vediamo a fine stagione", ha detto. Intanto, a un po' di conti in sospeso da sistemare. A cominciare dalla Champions, che resta l'unica possibilità di rilievo per i blancos per impreziosire la stagione.

Odi et amo. Il ‘malpancismo' da spogliatoio è passato. Perfino Mou, adesso, gli sta simpatico dopo la burrasca delle scorse settimane, alla fine della gara contro il Valencia. "E' una questione chiusa, è tutto a posto e quello che succede nello spogliatoio resta nello spogliatoio", ha ammesso in un'intervista al quotidiano iberico As. Stop alle chiacchiere, anche sul futuro del tecnico lusitano. "Non so cosa farà. Credo che continuerà almeno fino a giugno perché è un allenatore che vuole sempre vincere e abbiamo obiettivi da raggiungere. Poi deciderà cosa è meglio per lui, per il suo staff, per il club. Ma non so cosa pensa lui, né la società".

Tizzone di Carbone(ro). Le parole di Sara Carbonero, fidanzata di Iker Casillas, che ha raccontato del clima pesante che si respira nello spogliatoio del Real Madrid, non sono piaciute a Ronaldo. E' stato come violare la sacralità di una squadra. "Non spetta a me parlarne ma sono temi delicati e anche se la gente è libera di dire quello che pensa, credo non abbia fatto bene. Quello che accade nello spogliatoio deve restare dentro lo spogliatoio".

Pulce nell'orecchio. Seconda bordata, questa volta il destinatario è Lionel Messi: il fatto che non lo abbia nemmeno menzionato durante la cerimonia del Pallone d'Oro a Zurigo proprio non gli è andata giù. "Non mi ha sorpreso, non mi ha votato tra i tre migliori giocatori dell'anno". Ma questo è solo l'ennesimo atto della concorrenza che c'è tra l'asso portoghese e la stella argetina.

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