Cristian Cesaretti, l’intervista al giovane attaccante del Frosinone: “Kakà è il mio modello”
Pazzo Frosinone! L'undici di Campilongo, fanalino di coda del campionato cadetto, compie un'autentica impresa tra le mura di casa del Varese, in piena lotta per la promozione, rimontando una partita che sembrava ormai archiviata sul 3-1. La copertina della nostra rubrica la merita senza ombra di dubbio lui, Cristian Cesaretti, che con la sua doppietta ha reso possibile tutto ciò, ristabilendo gli equilibri e ammutolendo il Franco Ossola al 95′.
Il gioco di parole è presto fatto e adesso tutti parlano della "zona Cesaretti", ma lui, senza voli pindarici, e con incredibile disponibilità e serietà, ci racconta tutto di questa straordinaria gara, dei suoi piani e del suo modo di vedere il calcio, rivelandosi un ragazzo umile ma con degli obiettivi ben precisi. Uno su tutti, salvare il Frosinone. Inoltre Cesaretti non nasconde la passione per la squadra di cui è tifoso: il Milan.
Cristian, al “Franco Ossola” di Varese, avete compiuto davvero un mezzo miracolo rimontando una partita che sembrava ormai chiusa. La tua firma sulla gara è scritta a caratteri cubitali, due reti di cui una in piena zona di recupero (che in molti hanno già ribattezzo “zona Cesaretti”). Cosa hai provato quando al 95’ hai visto quel pallone depositarsi in rete?
"Ho provato gioia per me, per la squadra, per i tifosi e per tutti, perché era un punto che per noi non cambia molto dal punto di vista della classifica ma ci dà morale, forza, ci dà una spinta impressionante a far bene ancora. Dopo aver giocato un primo tempo mediocre, sotto ritmo, insomma non da noi, nel secondo tempo è venuto fuori il carattere, la grinta e la tempra per ribaltare questa partita. Non era facile, eravamo sotto 3-1 a 12’ dalla fine e invece siamo riusciti a pareggiarla".
A Gennaio, sei stato fortemente voluto da Campilongo, e tu non hai tradito la sua fiducia ripagandolo con questa doppietta d’autore. Ora il tuo score parla chiaro: 3 presenze 2 gol. Cosa ti ha detto il mister quando siete rientrati negli spogliatoi?
"Mi ha fatto i complimenti è normale, però non è che finisce qua la mia stagione. Io vorrei continuare a fare anche altri gol, se è possibile, ma l’importante è salvare il Frosinone perché faremmo sicuramente un miracolo. Per come era la situazione quando sono arrivato, per come è la situazione attuale e l’ambiente, riuscire a salvarlo sarebbe davvero una cosa eccezionale".
Hai dimostrato di essere un attaccante prolifico e maturo, che non si dà mai per vinto. Pensi di meritare più spazio? Ti senti pronto per ritagliarti un ruolo da protagonista con il Frosinone in questa stagione?
"Mi sono sempre sentito pronto. Magari all’inizio ho avuto un po’ di sfortuna: ho preso dei pali, ho sbagliato dei gol, non sono ancora il top davanti al portiere, devo migliorare tantissimo. Però devo cercare di essere protagonista insieme ai miei compagni. In questo mi sono sempre sentito pronto, in ogni occasione".
Dall’Empoli al Frosinone in prestito con diritto di riscatto: cosa ti aspetti dal futuro, dove vuole arrivare Cristian Cesaretti?
"L’ambizione di un giocatore è quella di arrivare sempre il più in alto possibile. Se faccio bene qua può essere un trampolino di lancio. Questi cinque mesi possono darmi una bella spinta, se faccio bene…però devo far bene".
Parlando di Empoli, dal vivaio dei toscani sono cresciuti fior di campioni, uno di questi è Vincenzo Montella. Pensi possa fare bene l'aeroplanino sulla panchina della Roma? Cosa ne pensi di questa nuova politica delle big, vedi anche i casi di Milan e Inter, di affidarsi a giovani allenatori con poca esperienza? Pensi sia una mossa vincente?
"Se è la mossa vincente questo va chiesto ai dirigenti, ai direttori generali. Di questo non me ne intendo molto, però sono contento che giovani allenatori vengano alla ribalta perché ce n’è bisogno".
Restando in orbita toscana, oltre all’aeroplanino Montella anche Totò Di Natale si è consacrato nel calcio che conta partendo da Empoli. E' lui il tuo modello? Chi è il giocatore a cui s’ispira il protagonista di questa giornata del campionato cadetto?
"Da milanista dico Ricardo Kakà, e lui il giocatore a cui m’ispiro e per cui ho un debole".
Cristian, questo Siena che cade sotto i colpi del Piacenza, il Novara che si arrende al Livorno, l’Atalanta e la Reggina che si dividono la posta in palio. Ma tra queste chi vedi più accreditata alla vittoria finale?
"Atalanta e Siena hanno qualcosa in più delle altre. Secondo me arriveranno tra le prime due, non dico senza problemi, però senza neanche tante difficoltà".
Per quanto riguarda la lotta per la permanenza nella serie cadetta, il vostro punto vale sicuramente quanto una vittoria. Quanti punti pensi possano bastare ai canarini per salvarsi?
"Non sono bravo a fare questi calcoli sinceramente, anche lo scorso anno se ne parlava. Mi hanno detto che la quota si è un po’ abbassata, ma se il Piacenza vince a Siena, noi pareggiamo con il Varese e altre fanno vittorie importanti, secondo me, non si è abbassata poi tanto. Credo che uno a 51/52 punti non dico stia tranquillo, però si salva. Però, ripeto, non sono tanto bravo con i calcoli, per me l’importante è che il Frosinone sia fuori, poi con quanti punti non m’interessa. Voglio solo che il Frosinone si salvi".
La settimana scorsa abbiamo intervistato Daniele Cacia che, con il suo Piacenza, si è imposto sul Siena e si è portato in testa alla classifica dei marcatori di Serie B. Credi sarà lui alla fine ad aggiudicarsi il titolo di capocannoniere?
"Secondo me, Cacia è l’attaccante forse più bravo in acrobazia, è un goleador. È fortissimo, fa gol in tutte le maniere e secondo alla fine vincerà lui. Però ho giocato anche con Claudio Coralli e anche lui…"
E tra i due, alla fine chi avrà ragione sull’altro?
"Claudio è un altro autentico bomber e secondo me non ha nulla in meno di Daniele, ma alla fine la spunta Cacia soprattutto perché a me il Piacenza piace a livello offensivo, hanno un bel gioco spumeggiante lì davanti. Ripeto dico Cacia ma Coralli c’è!".
Con la speranza di portarti la stessa fortuna che abbiamo portato a Daniele, ti va di lasciare un messaggio a tutti i lettori di Calcio Fanpage?
"Ringrazio di cuore tutti i lettori. Proverò a far di tutto per farmi riconfermare anche perché vorrà dire che sto facendo bene, e sarebbe importante non solo per me ma per il Frosinone stesso".
(Ringraziamo il Frosinone Calcio per le immagini di proprietà del sito ufficiale della società: www.frosinonecalcio.com)