Cristian Brocchi, il grande guerriero tra bella vita, fallimenti e vittorie (VIDEO)
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Di Cristian Brocchi si può dire di tutto ma non che non abbia mai gettato il cuore oltre l'ostacolo ogni volta che è sceso in campo e che ha vestito le maglie delle squadre che l'hanno ingaggiato. Non a caso, nella sua carriera durata oltre 18 anni nel mondo del calcio, è sempre riuscito a farsi amare dai propri tifosi ritagliandosi spazi di gloria pur vestendo sempre le vesti da comprimario, servendo campioni del calibro di Pirlo, Zamorano, Recoba, Kakà, Zarate. Riuscendo a vincere tutto in campo e coltivando interessi extra calcistici e vita mondana che spesso l'hanno visto altrettanto protagonista del mondo del gossip. Fino all'attuale triste vicenda che lo vede coinvolto insieme a Gennaro Gattuso nell'inchiesta ‘Last Bet' sul calcioscommesse da parte della Procura di Cremona.
L'intuizione di Cesare Prandelli – Non certo dotato di gran fisico e piedi buoni, il giovane Cristian si mette a vent'anni quando esordisce nel mondo del calcio professionista con la maglia della Pro Sesto nel'allora Serie C dopo essere cresciuto nelle giovanili del Milan. Un paio di stagioni nelle leghe inferiori e un carattere che si forma, così come il fisico dimostrando di poter colmare con la grinta e la tenacia ciò che Madre Natura gli ha negato, una tecnica sopraffina. Tanto che un certo Cesare Prandelli, tecnico dell'Hellas Verona nel 1997, resta affascinato da quel giovane centrocampista alto solamente 170 centimetri ma dotato di una grinta che ne fa – per qualsiasi allenatore – un elemento utile, fondamentale per far giocare bene le proprie squadre. E dal Bentegodi e dall'attuale CT della Nazionale inizia l'avventura nel calcio che conta.
![cristian brocchi inter](https://staticfanpage.akamaized.net/calciofanpage/wp-content/uploads/2013/12/brocchi-inter.jpg)
La svolta, prima l'Inter poi il Milan – Nel 2000 viene chiamato dall'Inter ma il rendimento non è eccellente anche a causa di problemi alla schiena che ne condizionano il rendimento. Brocchi rischia di perdersi, la stagione lo vede ai margini del progetto e a fine anno viene scambiato con Guglielminpietro andando al Milan, la società da cui tutto iniziò e che lo rigenera facendogli vincere tutto ciò che c'è da vincere. Il periodo rossonero coincide infatti con gli anni migliori professionali e personali: uno scudetto, una coppa Italia, una Supercoppa italiana, due Champions League, una Coppa del mondo per club e due Supercoppe Uefa. Brocchi diventa un elemento importante per le geometrie del centrocampo e degli equilibri della squadra. Diligente nelle mansioni assegnate, grazie alla sua dedizione alla causa e al suo sacrificio riesce a far rendere al meglio i vari Kakà, Seedorf, Inzaghi. E negli anni rossonerazzurri, oltre a distinguersi in campo, entra nella Dolce Vita della Milano da Bere, diventando spesso protagonista di gossip extracalcistici con i suoi amici di sempre tra cui il sempre chiacchieratissimo Christian Vieri con cui condivide investimenti imprenditoriali non sempre soddisfacenti.
Gli ultimi acuti con la Lazio e l'infortunio finale – Dal Milan si stacca per un anno, nel 2005 quando approda a Firenze dove ritrova ancora Cesare Prandelli che lo richiama a sè. L'avventura gigliata dura una stagione come quella successiva nel club rossonero che nel 2008 lo cede a titolo definitivo in Capitale dove veste la maglia della Lazio con cui chiuderà la carriera. Non prima di entrare nel cuore dei tifosi che lo soprannomineranno "il grande guerriero" e di vincere altre due Coppe Italia e una Supercoppa Italiana. Anche a Roma, alterna le avventure calcistiche con la vita mondana trovando un altro (discusso) amico, Stefano Mauri, capitano della squadra e – successivamente – anch'egli inguaiato nello scandalo scommesse. A Roma, Brocchi però conosce anche l'amarezza di un bruttissimo infortunio: il 3 febbraio 2013, in Genoa-Lazio, subisce un intervento scomposto da parte di Matuzalem che gli procura un'infrazione al livello della base del primo e del secondo metatarso ed una lussazione metatarso-falangea del terzo dito. Il 10 maggio 2013 è costretto al ritiro definitivo dal calcio poiché lo staff medico della Lazio ha confermato l'impossibilità di poter ritornare al cento per cento. Così, Brocchi ritorna in Casa Madre, al Milan nelle vesti di allenatore degli Allievi Prof. I e II Divisione.
![cristian Brocchi milan](https://staticfanpage.akamaized.net/calciofanpage/wp-content/uploads/2013/12/brocchi-milan.jpg)
Le disavventure extra-calcio: dagli ‘abbracci' alla bancarotta – La sua vita calcistica è andata di pari passo con quella privata, spesso chiacchierata e raccontata da settimanali scandalistici. Amante della bella vita, Cristian Brocchi si è legato negli anni in amicizia con Vieri e Mauri, altri due calciatori che hanno sempre fatto parlare di sè. Con l'ex bomber dell'Inter aveva anche intrapreso un'attività commerciale nel mondo della moda e dell'abbigliamento sotto il marchio "Baci&Abbracci" per poi provare l'avventura nell'arredo di lusso con una società "Bfc&Co" finita in bancarotta con un buco di 14 milioni di euro e un'indagine fallimentare nel gennaio 2013. Poi, la prima disavventura con il calcioscommesse per il quale, per le partite Lecce-Lazio e Genoa-Lazio, giocate nel campionato 2010-2011, venne già ascoltato nell'aprile del 2012 dalla procura federale insieme a Dainelli e Milanetto e a Mauri.
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