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Crisi Milan, 1 punto in 3 partite. Inzaghi: “Bagno di umiltà”

Un Milan lontano parente di quello capace nel finale di 2014 di battere il Napoli e pareggiare a Roma si è arreso all’Atalanta, continuando il suo momento no in questo avvio di 2015.
A cura di Marco Beltrami
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Un punto in 3 partite di campionato di Serie A nel 2015 con 2 gol segnati e 4 incassati. E' questo il magro bottino del Milan che ha raccolto due sconfitte interne contro Sassuolo e Atalanta, compagini assolutamente alla portata dei rossoneri. E proprio l'ultimo ko contro la Dea, firmato da un gol del solito Denis, ha messo a nudo i limiti della formazione di Inzaghi che è uscita dal terreno di gioco incassando le bordate dei fischi dei propri tifosi. La curva ha perso la pazienza anche perchè il terzo posto, occupato da Samp e Napoli, dista attualmente 7 punti, un gap notevole soprattutto alla luce delle prestazioni del Milan. E proprio il gol incassato dall'Atalanta è la sintesi perfetta del momento del "Diavolo" che dopo aver perso un brutto pallone ha lasciato gli avversari liberi di imbastire un contropiede facile facile, finalizzato da Denis. SuperPippo ai microfoni di Sky nel post partita ha analizzato il match senza cercare alibi: "Dobbiamo solo rimboccarci le maniche e lavorare. Non si può fare altro, ci vuole un esame di coscienza per quello che abbiamo fatto: l'impegno e la voglia ci sono, ma non basta più. Dobbiamo svegliarci. Dobbiamo prenderci le nostre colpe e lavorare perchè è l'unica medicina al momento. Abbiam preso un gol su palla nostra e non deve capitare, abbiam provato a creare, ma adesso non troviamo scuse. Dobbiamo fare molto di più per la qualità che abbiamo. Non siamo sereni e non ci viene più il gioco di prima, dobbiamo ritrovare in fretta il vecchio spirito, rimboccandoci le maniche. Dovevamo essere più corti, la voglia di fare ci ha penalizzato. Riguarderemo comunque la partita e proveremo a migliorarci".

La cura del lavoro per il Milan

Il Milan di inizio 2015 è un lontano parente di quello di fine 2014. Inzaghi spera di ritrovare in fretta tutte le caratteristiche di quella squadra capace di mettere ko il Napoli e pareggiare in casa della Roma: "Alleno il Milan e dobbiamo cercare per forza di giocare meglio, perchè solo con il gioco si può migliorare oltre all'impegno e la voglia. Serve tutto. Non si può vincere senza tutte queste caratteristiche durante le partite. I ragazzi ce la mettono tutta ma non è più come all'inizio. Ricordiamo che questa squadra ha battuto il Napoli ed ha giocato alla pari con la Roma, quindi è chiaro che non siamo questi".

Il tecnico rossonero sotto osservazione

In settimana il ritorno di Arrigo Sacchi a Milanello ha scatenato indiscrezioni su un possibile ritorno dell'ex Ct alla guida del Milan. Alla luce del risultato odierno, Inzaghi non può che prendere atto del suo essere "sotto osservazione": "Sotto osservazione? E' giusto assumersi le proprie responsabilità. Probabilmente la sconfitta con il Sassuolo ci ha fatto perdere delle certezze. In Coppa Italia abbiamo fatto bene, dobbiamo tornare ad essere quelli".

Inzaghi su Cerci e Pazzini

Inevitabile una battuta sui singoli e in particolare sul neoacquisto Cerci, protagonista di un battibecco a distanza con Abate, e sulla staffetta con Pazzini che non è riuscito a lasciare il segno: "Pazzini? Ha avuto la febbre e non poteva partire dall'inizio, l'ho schierato nella ripresa e abbiam creato di più ma non abbiam trovato il gol. Cerci? Aveva giocato 80′ martedì e ho pensato di farlo giocare. Deve andare avanti così come in Coppa Italia, oggi è stata una partita difficile per tutti Il mercato? Farò le mie valutazioni con la società, mi preme rivalutare la squadra e farla tornare quella prima della sosta".

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