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Crisi Manchester United, le accuse di Scholes: “Pogba? Un finto campione”

Parole dure per l’ex centrocampista United che ha puntato il dito su Paul Pogba. Il francese, che più di altri avrebbe dovuto sollevare il club dall’eterna crisi stagionale, non ha fatto nulla, anzi: “Crede di essere un campione ma avrebbe bisogno di una strigliata. Venderlo? Non sarebbe una grande perdita”
A cura di Alessio Pediglieri
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Una accusa sulle spalle di scommesse sportive illecite e un'ultima avventura professionale durata l'arco di soli 31 giorni. Eppure Paul Scholes, ultimamente finito nel mirino della critica inglese, non ha pensato di starsene buono e far passare la tormenta. No, ha preferito fare come quando giocava: reagire attaccando e mordendo le caviglie avversarie. In questo caso, quella di Paul Pogba, il francese campione del mondo che non sta riuscendo a far uscire dalla propria crisi lo United, club cui Scholes è legato da una storia importante.

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L'ex centrocampista del Manchester ha attaccato proprio il ‘Polpo', il giocatore che più di altri avrebbe dovuto fare la differenza e che invece ha fallito l'appuntamento con la storia sia quando in panchina c'era Mourinho, sia adesso con Solskjaer come allenatore. Dunque, accusa Scholes, non è colpa dei tecnici è proprio Pogba a non essersi calato professionalmente nel suo ruolo di uomo squadra.

Il campione che non c'è

Tanto che le voci insistenti di una possibile partenza estiva del centrocampista francese non renderebbe Scholes particolarmente orfano di un fenomeno, anzi. Per lui, Pogba potrebbe serenamente andarsene e trovare casa altrove dando allo United quei soldi che servirebbero a ricostruire un progetto, possibilmente vincente: “In passato, lo United ha perso i migliori giocatori e questa cosa non ha mai avuto alcun effetto su di loro. Penso a Keane, Beckham, Ronaldo e Van Nistelrooy. Tutti i migliori hanno lasciato il club senza conseguenze disastrose".

Una promessa mai mantenuta

Dunque, porte aperte in esteta a chi si voglia proporre. Per Scholes non sarebbe una grande perdita perché Pogba più che un campione è semplicemente stato una promessa, eterna: "Conosciamo tutti Paul, però ha 26 anni non è più un ragazzino: deve iniziare a far vedere settimana dopo settimana che è il fenomeno di cui tutti parlano. Dovrebbe avere a fianco a sè veri campioni per una bella strigliata: vive nel suo piccolo mondo fantastico pensando di essere il migliore, ma alla fine non è così"

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