Crisi giallorossa, Zeman: “I calciatori a Roma fanno quello che vogliono”
Duro affondo di Zdenek Zeman sulla crisi della Roma: il tecnico boemo, attualmente alla guida del Lugano nella Super League elvetica, non ha risparmiato dure critiche ai calciatori giallorossi ed all'ambiente capitolino, che del resto lui conosce molto bene per aver allenato in sei anni sia la Lazio che la stessa Roma, con la panchina giallorossa occupata per ben due volte diverse. Ma se la prima esperienza alla Roma era stata più che positiva, la seconda volta è terminata con un esonero anche piuttosto inatteso.
"A Natale eravamo a due punti dalla zona Champions League, ma io e la società eravamo diversi nell'analizzare le vicende e nell'osservare le situazioni", ha spiegato Zeman, "io privilegio la professionalità. Ho l'abitudine a costruire e stavamo cercando di farlo anche in quel caso, ma a Roma i calciatori fanno quello che vogliono. Io ne avevo sempre dodici sul lettino e due bloccati sul Raccordo Anulare, e questo non mi andava bene". Una lunga intervista, quella rilasciata al Corriere dello Sport, in cui il Maestro boemo non ha risparmiato come di consueto le parole.
"C'è un senso della professionalità che va tutelato sempre, ed io a questo miravo", ha spiegato ancora Zeman, che ha poi invece esaltato l'etica della Juventus, che a suo avviso "gestisce i propri calciatori in modo diverso, e chi non si adegua non fa strada A me non piace l'uso della forza, però la modalità è quella giusta. Ai calciatori, parlando genericamente, manca il senso della responsabilità", ha aggiunto il tecnico boemo. Parola che probabilmente sono condivise da gran parte della tifoseria, che negli ultimi giorni ha intensificato la contestazione a squadra, società e staff.