CR7 e il segreto della punizione in Champions: “Navas mi ha suggerito come tirare”
Il portiere che sussurrava al campione. Cristiano Ronaldo, protagonista assoluto nella gara contro il Wolfsburg, ha svelato un curioso retroscena della tripletta che ha regalato al Real Madrid la semifinale di Champions. Hat-trick pazzesco: ha ribaltato la sconfitta dell'andata (2-0), preso per mano la squadra nel momento più difficile della stagione e trascinata fuori dalle polemiche con una prestazione ‘galattica'. Il Bernabeu è esploso di gioia, CR7 è tornato al centro della scena: il clamore dei tifosi ha spento mugugni e fischi che spesso avevano accompagnato le ultime uscire del campione. "Dite che quella sia stata la mia miglior serata da quando gioco a Madrid? Doveva essere una notte magica e lo è stata – ha ammesso il portoghese ai media – ma è una delle migliori, non la migliore".
Micidiale su punizione, immarcabile, imprendibile. In una sola parola, devastante. I tedeschi sono stati tramortiti dall'uno-due nel primo tempo, poi è arrivato il colpo di grazia. Tris calato sul rettangolo verde e il banco salta mentre il Pallone d'Oro lusitano si avvicina a quota 100 gol in Champions (mancano appena 6 tacche per spostare più in alto l'asticella) e al record di reti stagionali segnati nella stessa competizione (per adesso ne conta 16 rispetto ai 17 appartenenti al suo precedente primato). Una forza della natura.
Qual è il segreto della punizione bomba contro il Wolfsburg? Eccolo, ne parla proprio Ronaldo e riferisce della corsa di ottanta metri fatta dal portiere, Navas, verso il punto di battuta per suggerirgli come calciare. "Mi ha detto di non accelerare nella rincorsa e di colpire alla mia maniera…". Fatto, una cannonata che ha sgretolato la difesa dei tedeschi. "Ho 31 anni e ho accumulato abbastanza esperienza per non lasciarmi condizionare dall'ambiente senza esaltarmi troppo né deprimermi altrettanto quando le cose non vanno bene – ha ammesso CR7, parlando dell'umore variabile dei sostenitori blancos -. Accetto le critiche, mi rendo conto che non sempre riesco a rendere ad altissimi livelli come ho abituato tutti. Anche io, però, posso avere qualche problema".