Costano poco e risultano tra i migliori: i top 5 “precari” della Serie A
Giovani, forti ma, soprattutto, a buon mercato. Sono i calciatori di diverse squadre di Serie A, esplosi quest’anno e che percepiscono molto meno di quanto in realtà stiano dimostrando sul campo. Ragazzi venuti fuori alla distanza e che, a suon di ottime prestazioni, si sono guadagnati i gradi di titolari.
Vediamo, i 5 giocatori della nostra massima serie il cui rendimento è mal pagato dai rispettivi club: parola dunque ai “precari” della Serie A.
Pellegrini, primo per rendimento e convenienza
Il Sassuolo, ormai è noto a tutti, è una delle compagini nelle quali è più agevole fare calcio, per via dell’ottimo ambiente privo di pressioni, della serietà della società e di un contesto che si accorda molto bene all’animo dei giovani. Non sorprende per niente quindi che calciatori come Lorenzo Pellegrini stiano dimostrando, in neroverde, tutto il loro valore con 18 presenze totali, 3 reti, 4 assist vincenti ed una media voto a partita di 7.07. Ciò che però viene fuori dall’analisi delle statistiche del ragazzo è che, a conti fatti, l’ex Roma è il calciatore più conveniente della Serie A con un ingaggio di 100mila euro annui ed una media di 5mila euro per partita, tutt’altro che un lusso per la compagine del patron Squinzi.
Doti difensive e risparmio: Bellusci il migliore
In un Empoli in seria difficoltà (4 sconfitte nelle ultime 5), una delle note positive della squadra è il difensore Giuseppe Bellusci. Il 27enne centrale, con un rendimento medio di 7.06 non solo risulta essere uno dei centrali più rognosi, arcigni ed attenti della categoria ma anche quello più a buon mercato. L’ex Leeds United, infatti, percepisce, all’anno, appena 100mila euro che, rapportati alle 14 partite fin qui disputate, costano all’Empoli 7mila euro a partita. Una cifra davvero insignificante in confronto ai mega ingaggi dei top player o di quegli attesissimi calciatori che si rivelano, con modeste prestazioni, degli autentici bidoni.
Gagliardini, il Pogba bianco a 12.500 euro a partita
Il centrocampista ex Vicenza dell’Atalanta Roberto Gagliardini merita un trattamento diverso a seguito della sua improvvisa esplosione. E sì perché il 22enne, dall’ottobre scorso, non è più uscito dal rettangolo di gioco con la maglia nerazzurra sempre incollata sulle spalle. 12 presenze complessive, 2 assist vincenti e l’appellativo di “Pogba bianco” ne fanno un centrocampista di grande affidabilità nell’immediato e di grandi prospettive per il futuro. Inoltre, alle prestazioni in campo, peraltro ottime (rating medio a 6.84 che scende sotto il 7 per via dei 5 gialli rimediati), si affianca una convenienza generale che lo portano ad essere il terzo “precario” della Serie A con un ingaggio di 150mila euro a stagione ed un costo medio, per partita, di 12.500 euro. Un “salario” non all’altezza di un Pogba, anche se bianco e italiano. Urgono provvedimenti.
Emerson Palmieri da oggetto misterioso a risorsa
Prelevato dal Santos con la speranza di aver fatto centro, Emerson Palmieri si è trasformato rapidamente, da oggetto misterioso a utile risorsa. Con l’infortunio a inizio stagione di Mario Rui, le contestuali difficoltà di Juan Jesus da terzino sinistro e il passaggio, nelle ultime gare, al 3-4-3, il brasiliano sulla corsia mancina è diventato quasi indispensabile. Il suo rendimento però (7.46 rating medio), viene pagato poco con un contratto da 350mila euro a stagione ed un compenso per match giocato di 25mila euro. Una ricompensa “grama” ma che conduce Emerson ad essere un gran talento anche in forza del suo straordinario rapporto qualità prezzo.
Il nuovo Tourè costa solo 33mila euro a partita
3,5 milioni di euro per avere Fofana sembravano, in estate, pura follia. Pochi mesi dopo, il nuovo Tourè (così fu ribattezzato ai tempi del City) ne vale forse altrettanti. Quei 400mila euro di ingaggio poi, cominciano a gridare vendetta per via della sua costanza di rendimento (7.30) ed un costo per partita di soli 33mila euro. Un affare di quelli che, forse da tempo, l’Udinese non riusciva a mettere a segno dopo anni bui e tanti flop acquistati. Fofana però, fa riscattare i bianconeri e, si laurea, con questo “esiguo” ingaggio come uno dei migliori “precari” del campionato.