Costa d’Avorio-Giappone 2-1, il Gol Levante è di Gervinho
La zampata di Gervinho, la potenza e la tecnica di Yaya Touré in cabina di regia. L'esperienza di Drogba (inizialmente in panchina perché non in perfette condizioni fisiche), la voglia matta di cominciare con un successo e il gol di Bony che avvia la rimonta. La Costa d'Avorio batte il Giappone (2-1) e si aggiudica la prima partita del Gruppo C al Mondiale in Brasile. Vittoria conquistata alla distanza, macinando gioco e chilometri contro i ‘Blu Samurai' di Zaccheroni che partono bene e soffrono maledettamente l'iniziativa dei nipponici. Un acquazzone tropicale lava via ogni cosa: compresi gli errori (tanti) commessi in fase di disimpegno da entrambe le squadre, l'azione del ‘gol Levante' costruita sull'asse Inter-Milan (assist di Nagatomo e ‘mazzata' sotto la traversa di Honda) e un primo tempo con gli occhi a mandorla rispetto alla manovra ‘pachidermica' degli arancioni. Il Giappone attacca – clamorose le occasioni capitate a Yoshida e di nuovo a Honda, ma non trovano il raddoppio – e gli africani tengono botta, affidandosi ai tiri dalla distanza di Yaya Touré che su punizione sfiora l'incrocio dei pali.
Drogba cambia la partita Costa d'Avorio-Giappone
Lamouchi, ct della Costa d'Avorio, cambia le sorti della gara nella ripresa. Dal mazzo pesca la carta Drogba: quando l'ex attaccante del Chelsea, tra i più forti attaccanti d'Europa, sveste la tuta è il segnale che gli ‘Elefanti' stanno per partire alla carica. E il Giappone ne resterà schiacciato. L'uno-due piazzato in pochi minuti mette ko la squadra di Zaccheroni: Aurier mette la firma in calce alle reti servendo prima a Bony poi a Gervinho gli assist da spingere in rete. Manca la pennellata d'autore, prova a metterla Didier: con una punizione da 30 metri, impegna in tuffo l'estremo difensore nipponico; poi nel finale il suo ‘rigore in movimento' in piena area sfuma accanto al palo.