Cosa rischia la Roma dopo la sospensione del match con il Napoli per cori discriminatori
La Roma di Fonseca continua a vincere e grazie al terzo successo di fila i giallorossi si sono issati al terzo posto in classifica. Ma il pomeriggio dell'Olimpico è anche stato segnato dalla sospensione dell'incontro nel secondo tempo per cori di discriminazione territoriale nei confronti del Napoli e di Napoli. L'arbitro Rocchi dopo aver mandato un avvertimento ai tifosi quando ha sentito che i cori continuavano e ha deciso di sospendere la partita per un minuto.
Roma-Napoli sospesa per cori discriminatori
Al 24′ del secondo tempo l'arbitro Gianluca Rocchi ha deciso di sospendere la partita tra giallorossi e partenopei. La decisione il fischietto più bravo della Serie A l'ha presa per i cori di discriminazione territoriale della curva romanista, verso Napoli e i napoletani. Lo stop è durato un minuto, in quel frangente capitan Dzeko fa capire ai tifosi che dovevano smetterla e devono solo incitare la squadra, che in quel momento era già sul 2-0. La partita poi è ripresa ed è continuata senza ulteriori interruzioni.
Cosa rischia la Roma dopo i cori contro Napoli
La partita tra Roma e Napoli è stata sospesa per un minuto a causa di comportamenti discriminatori dei tifosi giallorossi. Adesso cosa rischia la Roma? Le norme sono abbastanza chiare. In presenza di scritte o cori con caratteristica di dimensione e percezione reale del fenomeno discriminatorio scatteranno sicuramente delle multe. Potrebbe, però, anche essere chiuso anche un singolo settore. Ad esempio: se l'ispettore della Lega di Serie A dell'Olimpico e l'arbitro Rocchi di Firenze hanno sentito quei cori provenire dalla Curva Sud allora potrebbe esserci la squalifica della sola Curva, che potrebbe essere chiusa eventualmente nella prossima gara casalinga. In linea teorica è possibile anche la squalifica del campo o un match con porte completamente chiuse. Determinante ora sarà il referto dell'arbitro Rocchi.