Corsare in trasferta: le migliori cinque squadre d’Europa con il “coltello fra i denti”

Nei gironi all’italiana con le partite di andata e ritorno le gare in trasferta, specie per le compagini con ambizioni di classifica, diventano determinanti ai fini del piazzamento conclusivo. Tappe importanti, domenica dopo domenica, negli stadi avversari che testano la forza, l’organizzazione ed il carattere di ogni singola compagine “costretta” ad affrontare le difficoltà dei diversi match su campi caldi e ostili.

Così, nel computo generale dei punti raccolti alla fine dell’anno la componente derivante dalle sfide esterne assume un peso specifico fondamentale con i club vincenti, o quantomeno in grado di raggiungere determinati obiettivi, che riescono a fare la differenza nei confronti delle rispettive concorrenti proprio in questo specifico aspetto. A questo punto della stagione, quindi, vediamo le formazioni “corsare” dei maggiori campionati nazionali del vecchio continente.

Volano lontano dallo Stamford Bridge i Blues di Conte

Il Chelsea di Antonio Conte, nuovo indiscusso beniamino dello Stamford Bridge, a 16 giornate dalla conclusione del campionato, ha staccato tutti con un incredibile quanto impronosticabile +8 rispetto all’Arsenal secondo. Una classifica importante figlia dell’assenza di impegni europei per il Chelsea ma frutto di un rendimento pauroso non solo fra le mura amiche (10 vittorie ed una sola sconfitta con 30 punti sui 33 disponibili) ma anche lontano dal catino londinese. Gli uomini del Patron Abramovich, infatti, sono primi anche nella specifica graduatoria delle gare disputate in trasferta con 25 punti conquistati su 33 derivanti da 2 sconfitte, 1 pareggio e ben 8 vittorie. Un ruolino di marcia importante che, se mantenuto, potrebbe garantire al tecnico italiano il titolo all’esordio stagionale in Premier raccogliendo, una sorta di ideale testimone, da Claudio Ranieri trionfatore della passata edizione targata Leicester 2015/16.

Il Barça e il paradosso Camp Nou

Il Barcellona di Luis Enrique nonostante la qualificazione agli Ottavi di finale di Champions League e la probabile semifinale di Coppa del Re, non si può ritenere di certo soddisfatto del proprio cammino nella Liga con un distacco dal Real di 2 punti con i Galacticos che hanno ancora una partita da recuperare. Un rendimento non troppo esaltante ma che restituisce l’immagine di un Barça a due volti: uno forte in trasferta e l’altro, assurdo ma vero, debole in casa.

E sì perché se i blaugrana difettano al Camp Nou con appena 18 punti messi in cascina sui 27 disponibili, in trasferta Messi & co. sembrano inarrestabili laureandosi, almeno al momento, i migliori della Liga con 23 punti conquistati, 28 reti realizzate e 7 vittorie complessive.

Napoli campione d’Italia, in trasferta

Al momento il campionato italiano sembra avere un sicuro padrone, ovvero: la Juventus di Allegri. La compagine bianconera, infatti, padrona del torneo da 5 anni domina anche questa edizione della Serie A grazie ad un primato in classifica con un +1 sulla Roma che potrebbe diventare +4 se la Vecchia Signora dovesse battere il Crotone nel recupero del prossimo 8 febbraio. A dispetto di ciò la Juve in trasferta ha un evidente problema con 33 punti su 33 conquistati in casa e ben 4 sconfitte subite proprio lontano dallo Juventus Stadium di Torino.

Un problema che non appartiene al Napoli di Sarri che, invece, si laurea momentaneamente miglior compagine esterna della manifestazione (attentando al record di 10 successi in trasferta dell’era Benitez del 2013/14) con 18 punti ottenuti in 10 partite con 5 affermazioni, il miglior attacco (20 gol) esterno, 3 pareggi e 2 sconfitte.

B come Bayern, B come Bundes

Scrivi Bundesliga leggi Bayern Monaco. Questo, in soldoni, quanto emerge dall’attuale torneo teutonico con i bavaresi di Ancelotti a +3 sul sorprendente Lipsia di Hasenhuttl con 42 punti provenienti sia da uno scontato quanto impressionante rendimento all’Allianz Arena (23 punti su 27), sia da uno score in trasferta prodigioso con 6 vittorie, 1 pareggio ed un unico insuccesso (contro il Borussia Dortmund, 1-0 al Signal Iduna Park) in 8 sfide esterne complessive.

Un andamento, questo, che potrebbe portare al Bayern il 27esimo titolo della storia, il quinto negli ultimi 5 anni.

Paris Saint Germain, in piena corsa in Francia

Dopo un trend iniziale non proprio positivissimo per gli uomini di Emery fatto di 2 sconfitte ed un pari nelle prime 8 di Ligue 1, la compagine parigina sembra essersi ridestata dal torpore con una serie importanti di risultati che l’hanno condotta a pochi punti di distanza dalla coppia Nizza-Monaco. Un recupero clamoroso che ha portato il PSG a scalare le posizioni della classifica transalpina per merito anche di un filotto esterno di risultati altalenanti (4 sconfitte e 7 vittorie) ma che l’hanno consacrata come, al momento, miglior compagine di Francia in trasferta.