Coronavirus, Valencia-Atalanta di Champions a porte chiuse: è ufficiale
Adesso c'è anche l'ufficialità da parte della Uefa: Valencia-Atalanta, match di ritorno degli ottavi di finale, si giocherà senza pubblico. Porte chiuse a causa dell'emergenza Coronavirus, una misura precauzionale e al tempo stesso preventiva per contenere la diffusione e il rischio di contagio. Una decisione già nota, perché era stato lo stesso governo spagnolo ad annunciare un provvedimento del genere in riferimento alle partite di tutte le discipline sportive che comportano l'arrivo sul territorio nazionale iberico di tifosi, persone provenienti dalle aeree considerate a rischio.
In considerazione della recente decisione emessa dalla Consellería de Sanidad de la Comunidad Valenciana (Ministero della Salute di Valencia) – si legge nella nota della società bergamasca – e del comunicato della Federazione Spagnola, la Uefa conferma che la partita Valencia-Atalanta, valida quale ritorno degli Ottavi di finale di Uefa Champions League, si potrà disputare come da programma (in termini di data, orario di inizio e sede), ma dovrà svolgersi a porte chiuse, vale a dire che nessun possessore di biglietto (acquistato sia dal club di casa, sia dal club in trasferta che tramite la UEFA) sarà autorizzato ad assistere alla partita.
Stessa sorte toccherà anche alle altre formazioni italiane impegnate nelle Coppe, in particolare Roma, Inter e Juventus relativamente alle gare che giocheranno in Italia. Il decreto del Governo (un mese a porte chiuse per tutte le manifestazioni sportive) fa sì che a rientrare nel periodo previsto di ‘quarantena' ci siano anche gli incontri della Juventus (17 marzo, ore 21, ritorno degli ottavi di finale di Champions contro il Lione), della Roma (19 marzo ore 21, ritorno degli ottavi di Europa League contro il Siviglia all'Olimpico) e dell'Inter (12 marzo, ore 21, andata degli ottavi di Europa League a San Siro contro il Getafe).
