Coronavirus, Spadafora: “Possibile stop ai divieti per gli eventi sportivi dal 2 marzo”
Un'estensione delle ‘misure di contenimento' del Coronavirus non ci sarà, oltre le sei regioni del Nord coinvolte. Non ci sono limiti di circolazioni a eccezione tra i comuni che sono nelle aree del focolaio. Anche lo sport è stato fermato da questa emergenza – quattro partite del campionato di Serie A sono state rinviate nello scorso weekend e cinque partite del prossimo turno potrebbero giocarsi a porte chiuse. Ma l'emergenza potrebbe terminare già all'inizio della prossima settimana. Come ha detto il ministro dello Sport Vincenzo Spadafora:
Se i dati non ci danno indicazioni diverse potrebbe anche darsi che dal due marzo non prolungheremo lo stop agli eventi sportivi. Monitoriamo l'evoluzione nei prossimi giorni.
Le parole del ministro Spadafora
Il Ministro dello Sport prima di prendere parte al Consiglio Nazionale del Coni ha parlato del Decreto del Presidente Conte che autorizza lo svolgimento degli eventi calcistici, ma a porte chiuse, e ha dichiarato che il divieto di manifestazioni aperte al pubblico ci sarà fino al primo marzo:
La sicurezza e la salute vengono prima di tutto, di una gara, di una partita, di uno stadio pieno. Si sta penando a una proroga, ma in quel caso verrebbe delimitata ulteriormente la zona della prescrizione. Tutti i casi, anche quelli delle ultime ore, sarebbero riconducibili ai due focolai noti e questo vorrebbe dire che si è bloccata la diffusione e non esistono le condizioni o le motivazioni neanche in via precauzionale per ampliare le limitazioni al resto del Paese.
Serie A, 26a giornata: 5 partite a porte chiuse
Nel prossimo weekend di campionato si disputeranno cinque partite a porte chiuse, non ci saranno spettatori soprattutto a Torino dove la Juventus ospiterà l'Inter, in una partita da sempre sentitissima che quest'anno ha in palio punti pesanti nella corsa scudetto.