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Coronavirus, comunicato Napoli: la ripresa degli allenamenti è per il 25 marzo

Comunicato forte e deciso da parte del Napoli che ha annunciato la ripresa degli allenamenti della squadra per la mattina di mercoledì 25 marzo. Mentre altre società hanno ancora sospeso le sedute a tempo indeterminato, De Laurentiis ha ufficializzato la propria posizione proprio quando le misure sanitarie nazionali accennano a inasprirsi ulteriormente.
A cura di Alessio Pediglieri
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A poca distanza dal tweet del Milan che annunciava la ripresa degli allenamenti non prima del prossimo 3 aprile, è arrivata l'ufficialità da parte del Napoli di richiamare i propri giocatori per la sessione di allenamento prevista per mercoledì 25 marzo. Una data che va in controtendenza rispetto alle scelte della maggioranza dei club di Serie A che stanno attendendo anche direttive da parte di Lega e Federcalcio a riguardo.

Ma la spaccatura all'interno del mondo del calcio c'è ed è palese. Da un lato chi vuole ritornare ad allenarsi, con tutte le misure di prevenzione del caso, come la Lazio di Lotito e il Napoli di De Leaurentiis in prima fila, dall'altro i club che attendono, anche perché diversi sono ancora in quarantena. E così, il post social degli azzurri è pronto a far di nuovo discutere sulla liceità di richiamare i giocatori a svolgere attività fisiche di gruppo.

Il comunicato: il 25 marzo tutti in campo

Fra cinque giorni, dunque, il Napoli ritorna a lavoro: "La SSC Napoli comunica che la squadra riprenderà mercoledì 25 marzo gli allenamenti al Centro Tecnico con una seduta mattutina". Un comunicato secco, che conferma la linea presa in questi giorni da parte del presidente De Laurentiis che ha da subito paventato l'idea di riportare i propri giocatori sul campo. In controtendenza con quanto si sta andando a delineare dal Governo che prevede ulteriori manovre restrittive dal weekend.

Il controsenso del Napoli

La scelta del club partenopeo è anche in antitesi ad altre decisioni prese dalla società nelle scorse ore. Mentre alcuni club hanno permesso a diversi giocatori di poter partire per raggiungere le proprie famiglie fuori dall'Italia (come il ‘caso' Higuain volato in Argentina) il Napoli ha imposto l'assoluto coprifuoco ai propri tesserati obbligandoli a rimanere a casa. Per poi convocarli per gli allenamenti.

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