117.201 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito
Covid 19

Coronavirus, Lippi: “In Cina hanno giustiziato chi è scappato, in Italia si va a sciare”

L’ex commissario tecnico della Nazionale italiana, che nel paese cinese ha vissuto e lavorato per molto tempo, ha parlato di come il paese orientale sta combattendo contro l’emergenza Coronavirus: “Sono molto più severi nel far rispettare le leggi. Hanno dei medici e degli scienziati importanti e stanno pian piano trovando la maniera di uscirne. Mi hanno detto che stanno migliorando le cose”.
A cura di Alberto Pucci
117.201 CONDIVISIONI
Champions League 2013, il Guangzhou di Lippi pareggia nella finale di andata
Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti su

Di fronte all'emergenza Coronavirus, partita dalla Cina e purtroppo proseguita anche nel nostro paese, Marcello Lippi ha spiegato come il popolo cinese sta cercando di uscire da questo grave problema: "Mi hanno detto che stanno migliorando molto le cose – ha spiegato l'ex commissario tecnico della Nazionale italiana ai microfoni di 90esimo minuto – In Cina ci sono stati numeri eccezionali, ma l'hanno affrontata con tanta decisione e severità. Per esempio qui in Italia ho sentito dire che una persona contagiata era scappata dalla zona rossa per andare a sciare e poi si è fatta male e l'hanno curata. Laggiù invece chi è scappato dalle zone rosse l'hanno giustiziato".

"Sono molto più severi nel far rispettare le leggi – ha proseguito Marcello Lippi – Hanno dei medici e degli scienziati importanti e stanno pian piano trovando la maniera di uscirne. Mi hanno detto che stanno migliorando le cose, che stanno aumentando tantissimo i guariti e credo che riprenderanno il campionato a metà aprile".

Immagine

Il parere di Lippi sulla richiesta di fermare il campionato

Il settantunenne allenatore viareggino, che in Cina ha lavorato per il Guangzhou Evergrande dal 2012 al 2015 e per lo staff tecnico della Nazionale Cinese dal 2016 al 2019, ha poi sottoscritto le parole di Damiano Tommasi e del ministro Vincenzo Spadafora: "È il momento di prendere delle decisioni. Da sportivo mi sento di dire al ministro che per i calciatori è quasi impossibile che non si abbraccino dopo un gol. Bisogna prendere delle decisioni, io penso che il campionato verrà fermato, ed è anche giusto farlo – ha concluso Lippi – Fermare il calcio, però, significa non solo fermare il campionato ma anche non fare allenare le squadre. Poi dovrebbe fermarsi anche tutto il resto".

117.201 CONDIVISIONI
32806 contenuti su questa storia
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views