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Covid 19

Coronavirus, Jeremy Toljan racconta il dramma: “Il paese è in stato di shock”

Il difensore del Sassuolo, sbarcato nel nostro paese nella scorsa estate, ha raccontato in un’intervista concessa ad un’emittente televisiva tedesca come l’Italia sta vivendo questo drammatico momento: “Il Paese è in stato di shock. Lo vedo dai miei compagni di squadra che non hanno nemmeno il coraggio di visitare i loro familiari più anziani. Quando torneremo in campo? Non sappiamo cosa accadrà. Il club sta aspettando le decisioni della Lega”.
A cura di Alberto Pucci
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L'emergenza Coronavirus sta tenendo in scacco l'intera Europa del calcio. Dall'Italia alla Spagna, passando dalla Francia e dagli altri paesi, quasi tutto il continente è fermo e chiuso in casa per evitare il propagarsi del contagio. Jeremy Toljan, difensore tedesco del Sassuolo, sta seguendo da vicino il dramma che ha colpito tutte le regioni italiane: "Il Paese è in stato di shock – ha spiegato il giocatore neroverde, in un'intervista concessa a Sky Deutschland – Lo vedo dai miei compagni di squadra che non hanno nemmeno il coraggio di visitare i loro familiari più anziani. Quando torneremo in campo? Non sappiamo cosa accadrà. Il club sta aspettando le decisioni della Lega. Ma cosa succede se un giocatore ne infetta un altro nella stagione in corso e tutte le partite devono essere nuovamente annullate?".

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L'ambizione della Figc e del presidente Gravina

La preoccupazione e i dubbi del difensore del Sassuolo, arrivato in Italia nella scorsa estate grazie al prestito del Borussia Dortmund, sono gli stessi che ogni giocatore del massimo campionato italiano si sta facendo in questi drammatici giorni. Secondo le ultime dichiarazioni del presidente federale Gabriele Gravina, se l'isolamento generale riuscirà a rallentare la morsa del Covid-19, la Serie A potrebbe tornare in campo entro l'estate.

"Tutti vorremmo chiudere il campionato entro l'estate, ma a oggi è difficile fare previsioni – ha spiegato Gravina a Radio Rai – Vogliamo programmare con l'idea più ottimistica possibile, ovvero portare a termine i vari tornei. Non si può parlare di ipotesi ma di riflessioni. Lo scenario è in costante evoluzione, non sono al momento in grado di escludere nulla, la priorità è il campionato ma il 3 aprile mi appare una data troppo vicina per pensare di ripartire. Dobbiamo valutare tutto e anche se in emergenza sanitaria, è giusto anticipare ora questi temi".

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