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Coronavirus, il tecnico Giuseppe Sannino ‘sollevato’ dalla panchina dell’Honved Budapest

Il tecnico italiano Giuseppe Sannino e il suo vice, Alessandro recenti, sono stati allontanati dalla panchina dell’Honved Budapest con un comunicato ufficiale: pur non presentando sintomi “potrebbero essere entrati in contatto con persone che vivono nelle aree in cui è esploso il caso coronavirus, in Lombardia”. La decisione è temporanea.
A cura di Alessio Pediglieri
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Giuseppe Sannino non siederà sulla panchina dell'Honved Budapest per le prossime partite. Il tecnico italiano è stato ‘sollevato' dal suo incarico e a titolo temporaneo verrà sostituito da Istvan Pisont, ex calciatore della nazionale ungherese ed autentica leggenda dell'Honved. Sia l'allenatore italiano sia il suo vice, Alessandro Recenti, sono ‘vittime' del coronavirus e della pandemia che si è diffusa negli scorsi giorni anche in Italia. La nota ufficiale arriva direttamente dal club che prende questa estrema misura come cautela per evitare il possibile diffondersi del disagio.

La nota ufficiale dell'Honved

Sannino e Recenti non accusano alcuno dei sintomi che potrebbe indurre che possano aver contratto la malattia, ma l'Honved ha deciso: "potrebbero essere entrati in contatto con persone che vivono nelle aree in cui è esploso il caso coronavirus, in Lombardia". Così si legge nel comunicato ufficiale del club ungherese che attualmente milita al quinto posto in classifica con 33 punti all'attivo e ben 13 dalla vetta, occupata dal Ferencvaros.

Sabato senza Sannino

Una decisione estrema e che sta già facendo discutere, costringendo Sannino non soltanto a non sedersi in panchina  a tempo indeterminato, ma anche ad assistere agli allenamenti della squadra ungherese. Nella gara in programma sabato, contro il Dvtk, dunque, ci sarà il cambio in attesa di nuovi sviluppi e decisioni che l'Honved si riserva di prendere nei prossimi giorni.

Le porte chiuse del calcio italiano

Intanto, in Italia si continua a monitorare la situazione con capillare meticolosità e si sta raggiungendo un compromesso tra le ordinanze di restrizione e le esigenze calcistiche per un calendario fin troppo ricco di appuntamenti per potersi permettere slittamenti e rinvii. La soluzione è quella a porte chiuse, con stadi blindati dove entreranno rigorosamente soltanto un ristretto numero di persone, evitando assembramenti al momento inopportuni. Sia in Europa League – questa sera a San Siro l'Inter affronta il Ludogorets senza spettatori – sia in campionato – dove campeggia Juventus-Inter nel deserto dell'Allianz Stadium – sia in Coppa Italia – dove si prospetta un porte chiuse anche per Juventus-Milan.

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