Coronavirus, il sindacato calciatori chiede lo stop ufficiale di partite e allenamenti
In Italia tutte le manifestazioni sportive nazionali sono state sospese. Non si gioca fino al 3 aprile. Una decisione simile potrebbe prenderla la Spagna che sembra stia per sospendere per due settimane la Liga. In Premier League è saltato il recupero tra Arsenal e Manchester City a causa della quarantena di alcuni membri di Gunners, entrati in contatto con il presidente dell'Olympiacos che ha contratto il Coronavirus. Francia e Germania per ora hanno deciso di decidere caso per caso, ma dovrebbero prevalere le porte chiuse. Il sindacato mondiale dei calciatori ha chiesto la sospensione di ogni tipo di attività.
I calciatori sono preoccupati
Il sindacato mondiale dei calciatori chiede ufficialmente il rinvio delle competizioni. Perché i giocatori professionisti sono molto preoccupati, lo sono per sé stessi e per chi gli sta attorno. Viaggiando i rischi aumentano tantissimo:
Chiediamo alle autorità e agli organizzatori delle competizioni di prendere trasparenti e ragionevoli decisioni basate sulla consulenza con i rispettivi governi. I calciatori professionisti sono preoccupati per se stessi, le le famiglie e gli amici visto quanto sono esposti con viaggi, allenamenti e spostamenti vari. Qualsiasi azione deve essere coordinata in collaborazione con i giocatori e i loro sindacati.
La richiesta del sindacato calciatori
Fifpro ha chiesto ufficialmente alla FIFA, che per ora ha solamente rinviato le partite di Qualificazione ai Mondiali dell'Asia programmata a marzo, e alla UEFA, costretta a rinviare Siviglia-Roma e Inter-Getafe, di sospendere ogni competizione, ma anche gli allenamenti
Chiediamo ai datori di lavoro e agli organizzatori delle competizioni, misure precauzionali tra cui la sospensione di allenamenti e partite e supportiamo le federazioni che hanno chiesto tali misure. Il calcio è fortemente influenzato da questa situazione: le partite a porte chiuse e le cancellazioni hanno effetto sui flussi di entrate dei club grandi e piccoli. L’industria del calcio dovrebbe prendere in considerazione misure di solidarietà straordinarie per proteggere tutti, in primis le società bisognose causa pagamenti.
(in aggiornamento)