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Covid 19

Coronavirus, domanda a Klopp: “Che volete da me? Faccio l’allenatore, chiedete ai medici”

Durante la conferenza stampa dopo la gara di FA Cup con il Chelsea, alcuni giornalisti chiedono a Jurgen Klopp un’opinione sull’emergenza da Coronavirus scoppiata su scala internazionale. Il tecnico tedesco la prende male e spiega perché: “Lo chiedete a me solo perché sono una persona famosa? Sbagliato, questa è una cosa seria. Parlatene con chi è competente… io sono un allenatore di calcio”.
A cura di Maurizio De Santis
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Sincero. Diretto. Chiaro. Jurgen Klopp non si nasconde mani dietro un dito anche dinanzi alle domande più scomode. Anzi, spesso ci gioca un po' e usa l'ironia come arma migliore per disinnescare l'imbarazzo e uscire dall'angolo. Fa parte della sua filosofia di gioco: aggredire la palla, togliere il fiato all'avversario, impedirgli di ragionare, muoversi a falange con una forza devastante sfruttando (anche) la fisicità degli interpreti.

In genere sorride di gusto e genera empatia, questa volta si fa serio e replica in maniera stizzita a quella che gli sembra una domanda indiscreta. Cosa è successo? Se credete che tutto sia riconducibile alla sconfitta e all'eliminazione del Liverpool dalla FA Cup (ko per 2-0 contro il Chelsea) vi sbagliate. Perdere non fa piacere e quando gli chiedono cosa pensa del Coronavirus, dell'emergenza sanitaria scoppiata su scala internazionale, proprio non ce la fa a trattenersi. E allora il Klopp abitualmente gioviale, quello che canta coi tifosi oppure conta il numero di birre bevute mentre festeggia il titolo, cambia e mostra il lato più amaro di sé.

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Non ritengo giusto che per parlare di questioni così serie ci si debba rivolgere a un allenatore di calcio. Non è questione di opinione ma di ben altro.

In conferenza stampa il tecnico del Liverpool pone così un argine alle riflessioni che parta dei reporter gli sottopongono. Gli chiedono se ha timore, come si sente… un parere su cosa sta succedendo. Klopp sbotta e chiarisce il concetto sottolineandolo con un'espressione del viso e una mimica difficilmente equivocabili: perché dovrebbe esprimersi su una tematica così delicata? Che competenza ha lui per parlare di una cosa del genere?

Non è importante quello che pensano le persone famose – ha aggiunto Klopp -. Perché chiedete certe cose a me? Ho un cappellino da baseball, la barba incolta… Ribadisco, dovete parlare delle cose nel modo giusto.

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