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Coronavirus: da Lukaku a Kluivert tutti i calciatori che restano in Italia, nonostante l’epidemia

La Serie A è ferma e nonostante alcuni calciatori abbiano deciso di tornare dalle loro famiglie, la maggior parte di loro ha scelto di rimanere in Italia e per tenersi in forma stanno sfruttando palestre personali, i cortili e gli spazi ampi nelle loro abitazioni condividendo con i fan la loro quarantena nel nostro paese.
A cura di Vito Lamorte
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L'emergenza Coronavirus ha messo in ginocchio il nostro paese e sta creando problemi in tutto il mondo. I campionati sono fermi ovunque in Europa, tranne in Bielorussia, dopo le misure scelte dai paesi per contrastare il Covid-19 e molti calciatori che giocano nel Vecchio Continente, soprattutto i sudamericani, hanno deciso di tornare a casa dalle loro famiglie però la maggior parte di è rimasta nei paesi dove lavorano e si sta allenando sfruttando le palestre personali, i cortili e gli spazi ampi nelle loro dimore. Questa situazione si sta verificando anche in Italia e gli atleti per sentirsi meno soli stanno utilizzando molto di più i social network e comunicano come stanno passando questi giorni di isolamento.

Lukaku: Mi mancano mio figlio e mia mamma

Romelu Lukaku, attaccante dell'Inter, è rimasto a Milano ma ha confessato di sentire la mancanza del figlio e della madre oggi quando è stato ospite del canale YouTube dell'ex leggenda dell'Arsenal Ian Wright:

Mi manca la quotidianità: stare con mia mamma, che ha il diabete, stare con mio figlio o con mio fratello. Sto pensando a tutti. Non puoi avere un contatto normale con gli esseri umani. Non posso andare fuori, non posso fare shopping. Sono rinchiuso. Un giorno sono quasi andato fuori di testa.

Ribery: Firenze mia, ne usciremo insieme

Anche Franck Ribery è rimasto in Italia nonostante la sua città sia a pochi km dal confine italiano e sui social ha voluto lanciare un messaggio al nostro paese, a Firenze e ai tifosi viola: "Dobbiamo prenderci cura di noi stessi e dei nostro cari. Usciremo da questa difficile situazione. Insieme. Il nostro ringraziamento a tutti quelli che stanno combattendo contro il virus. Restate sicuri e in salute. Coraggio Italia! Forza mia Firenze".

Kluivert: Anche potessi tornare in Olanda, ora non lo farei

Anche l'attaccante olandese della Roma, Justin Kluivert, è rimasto nella Capitale ma ha dichiarato al giornale olandese VTBL che se pure avesse la possibilità di tornare nel suo paese non lascerebbe l'Italia:

Anche potessi tornare in Olanda, ora non lo farei. Nonostante lì abbia la mia famiglia. Non voglio correre rischi. E poi a Roma si sta bene, il bel tempo aiuta. A casa ho tutti gli attrezzi di cui ho bisogno per allenarmi. Ogni mattina mi alleno in modo da rimanere in forma e continuare a muovermi. Poi metto i video su Instagram, in modo tale che anche altre persone possano trarne vantaggio. Sono un modello per tanti essendo un calciatore professionista e voglio trasmettere la mia motivazione.

Szczesny: Questo è un Paese che batterà questo virus

A differenza di Higuain, Pjanic e Khedira, che poche ore fa hanno lasciato l'Italia per motivi familiari, il portiere della Juventus Wojciech Szczesny è a Torino, dopo che la squadra è finita in quarantena per la positività di Rugani, e sui social ha voluto far sentire la propria voce postando la bandiera italiana e ricordando la grandezza del nostro Paese: “Una persona potrebbe considerarsi sfortunata per il fatto di trovarsi in questo momento in Italia, il paese più colpito dal virus. Ma non sono d’accordo. Io mi sento fortunato qui perché so che questo è un Paese che batterà questo virus con l’unità e la passione per cui gli italiani sono famosi”.

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