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Coronavirus, Callum Hudson-Odoi è guarito: era stato il primo giocatore di Premier contagiato

Callum Hudson-Odoi, ala diciannovenne del Chelsea ha confermato di aver superato il contagio da coronavirus ed è ritornato alla normalità, riprendendo gli allenamenti individuali a casa: “Negli ultimi due giorni mi sono ripreso al meglio”. Il Chelsea ha rilasciato un comunicato ufficiale: “Siamo felici”, Lampard: “Esorto tutti a seguire le regole”
A cura di Alessio Pediglieri
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Una buona notizia arriva da Londra, fronte Chelsea: Callum Hudson-Odoi si è completamente ripreso dal coronavirus dopo essere stato colpito dalla malattia all'inizio di questo mese. L'ala dei Blues è stato il primo giocatore professionista di Premier League a cui era stato diagnosticato il contagio da Covid-19. Motivo per cui tutto lo sport in Inghilterra è fermo e il calcio è attualmente sospeso fino almeno al 30 aprile. Dal momento del suo annuncio di essere risultato positivo al coronavirus, il diciannovenne ha subito confermato di seguire scrupolosamente le linee guida sulla salute e di auto-isolarsi da tutti. I risultati sono arrivati ed oggi Hudson-Odoi  è fuori pericolo.

Il comunicato del Chelsea

A confermare la guarigione è stato anche un comunicato d parte del Chelsea che ha sottolineato come il giovane calciatore stia riprendendo i suoi livelli di forma di sempre: "Siamo lieti di segnalare che Callum Hudson-Odoi ora si sente bene ed è ritornato in buone condizioni fisiche dopo il periodo di autoisolamento richiesto dopo la positività per COVID-19. Oltre a sentirsi bene – continua la nota ufficiale della società londinese – è al lavoro e si allena a casa per mantenersi in forma, così come il resto della squadra del Chelsea." 

Le parole di Lampard sul recupero del giocatore

Anche Frank Lampard ha voluto manifestare tutta la propria soddisfazione per il ritorno alla normalità da parte del giovane calciatore: "Sono felice di dire che Callum ha fatto grandi progressi , che è ovviamente la notizia che tutti noi vogliamo sentire", ha detto il tecnico: "Esorto tutta la comunità calcistica e sportiva a continuare ad agire in modo responsabile e a cercare di preservare anche la salute degli altri."

"Speriamo di tornare presto in campo", il messaggio di Hudson-Odoi

La situazione in Inghilterra, così come in tutta Europa, è di una emergenza totale e misure di prevenzione assolutamente rigide, per tutti. Anche i calciatori sono obbligati a rimanere a casa, svolgere sedute di allenamento senza uscire, seguiti in videochiamata dagli staff medici dei relativi club: "Come forse saprete, ho avuto il virus ma negli ultimi due giorni mi sono ripreso. Spero di vedere presto tutti e speriamo di tornare presto in campo" ha fatto sapere Hudson-Odoi ai propri tifosi e a tutti gli appassionati di calcio.

L'autoisolamento continua, tra challenge, solidarietà ed esercizi da casa

L'autoisolamento è ancora in atto e ogni società ha reagito allo stop della stagione fornendo tutta l'assistenza necessaria ai propri giocatori che stanno seguendo alla lettera le indicazioni. Uniche ‘finestre' per affacciarsi al mondo sono i social network, dove oltre a postare le proprie sedute di allenamento individuale, si sono moltiplicate le campagne per la raccolta fondi e le challenge per divertirsi e intrattenere i propri follower.

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