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Coro “Giallorosso ebreo”, per il giudice è tifo non razzismo: prosciolti due tifosi

Rese note le motivazioni del proscioglimento di due tifosi della Lazio che nel 2013 intonarono il coro “Giallorosso ebreo”. Per il Gip si tratta di espressioni che “rimangono confinabili nell’ambito di una rivalità di tipo sportivo”
A cura di Marco Beltrami
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Lo scorso 15 dicembre due ultrà biancocelesti che in occasione di un Lazio-Catania del marzo 2013, si resero protagonisti del coro “Giallorosso ebreo” sono stati prosciolti dall’accusa di razzismo dal gip di Roma Ezio Damizia. Le motivazioni della decisione sono state rese note nelle ultime ore e stanno facendo e discutere e non poco. Alessandro Pasquazzi e Fabrizio Pomponi, furono incastrati dalle immagini registrate dalle telecamere a circuito chiuso dell’Olimpico durante il match tra Lazio e Catania del 30 marzo 2013. I due infatti sono stati immortalati, mentre incitavano il resto della Curva Nord a cantare: “Giallorosso ebreo, Roma va a cagà”.

La Digos preso atto della situazione aveva denunciato i due giovani. Le successive indagini inoltre avevano permesso di ritrovare nell’abitazione di uno dei due, come evidenziato da Roma.Corriere.it, un manganello, una maglietta raffigurante Mussolini e un manifesto del terrorista dei Nar Alibrandi. La procura per entrambi aveva chiesto il rinvio a giudizio con l’accusa di diffondere odio razziale.

Il gip però non ha accolto la tesi dell’accusa in quanto le espressioni come si legge nelle motivazioni: "rimangono confinabili nell’ambito di una rivalità di tipo sportivo" e il coro "si compone di un’espressione che aldilà della scurrilità esprime mera derisione sportiva". Bisogna, secondo il giudice anche evidenziare che "Sebbene l’accostamento giallorosso con ebreo possa aver assunto nelle intenzioni del pronunciante valenza denigratoria, ricollegabile latamente a concetti di razza, etnia o di religione, le modalità di esternazione non costituiscono alcun concreto pericolo di diffusione di un’idea di odio razziale e di superiorità tecnica". Ovviamente la sentenza potrebbe avere delle ripercussioni in futuro e costituire un precedente, con la possibilità di riascoltare cori beceri durante i derby e non solo.

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