60 CONDIVISIONI

Cori sessisti, il Chelsea difende Eva Carneiro: “Comportamento inaccettabile”

Reazione veemente dei Blues che prendono le difese del medico sociale bersagliato da insulti sessisti. Si muove anche il ministero dello Sport d’Oltremanica: in questa stagione, già 25 casi di discriminazione sessuale nel calcio inglese.
A cura di Giuseppe Cozzolino
60 CONDIVISIONI
Immagine

Il Chelsea interviene in favore di Eva Carneiro, componente del suo staff medico, presa di mira un po' troppo frequentamente da cori sessisti provenienti dai tifosi delle altre squadre. Non è la prima volta che questo accade e, dopo che la BBC ha diffuso un video in cui i tifosi di Manchester City e Manchester United sembrano davvero accanirsi contro la dottoressa dei Blues, stavolta la società londinese è andata su tutte le furie ed ha preso le difese della trentacinquenne. "Prendiamo molto seriamente la questione dell'eguaglianza ed aborriamo ogni tipo di discriminazione, incluso il sessismo", hanno fatto sapere dal Chelsea, "questo comportamento è inaccettabile".

Stessa reazione indignata da parte di Heather Rabbatts, membro del consiglio di amministrazione della Football Association inglese, e dal ministro dello sport Helen Grant. "Voglio vedere più donne coinvolte nel mondo del calcio", ha ammesso il ministro inglese, a maggior ragione per il fatto che, soltanto in questa stagione, i casi di discriminazione sessuale nel calcio britannico sono stati venticinque.

Eva Carneiro, 35enne, è nata a Gibilterra da madre inglese e padre spagnolo: laureata in medicina a Nottingham, la dottoressa inglese è arrivata al Chelsea dopo due anni con il British Olympic Medical Institute, con il quale ha lavorato affianco gli atleti impegnati nelle Olimpiadi e con la selezione femminile di calcio dell'Inghilterra. Era il 2009 quando André Villas-Boas volle la bella e brava dottoressa, già simpatizzante del Real Madrid ed innamoratasi del calcio dopo aver assistito ad un Brasile-Messico dei Mondiali di Francia 1998, come medico di riserva della formazione Blues. Poi, nel 2011, la promozione nella prima squadra. Un curriculum, insomma, di tutto rispetto e che i cori dei "soliti" idioti dagli spalti, probabilmente, possono solo invidiare.

60 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views