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Cori razzisti: Layeni dell’Albinoleffe minimizza

L’estremo difensore dice non non essere stato turbato dal comportamento riprovevole della curva laziale durante la partita di Coppa Italia.
A cura di Jacopo Giove
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MANTOVA. Il razzismo è spesso frutto dell'ignoranza, ma il miglior modo di rispondere a chi si comporta in maniera riprovevole è quello più semplice: ignorare. Durate la partita di Coppa Italia Lazio-Albinoleffe finita tre a zero per la squadra della capitale ci sono stati insulti razzisti a Layeni, portiere della squadra lombarda, per il colore della sua pelle (Layeni tra l'altro è italianissimo, essendo nato a Castiglione delle Stiviere, in provincia di Mantova.

L'estremo difensore è tornato oggi a parlare di quello episodio dicendo: "Se mi fischiano per il mio colore non è certo un problema mio, ma loro. Io penso solamente a giocare e mi concentro su quello. A dire la verità me lo aspettavo anche, ci ho pure scherzato con i miei compagni di squadra prima della partita. Non me la sono certo presa, anzi, sono molto più amareggiato per il fatto che abbiamo perso l'incontro. Dei tifosi razzisti della Lazio, per dirla alla romana, non me ne pò fregà de meno". Senza dubbio un ottima risposta.

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