Coppa Italia, la finale 2015 si giocherà a Roma
La finale della Coppa Italia 2014/2015 si svolgerà regolarmente a Roma il 7 maggio, come previsto dal regolamento (data di riserva, il 20 maggio). L'annuncio è stato dato da Maurizio Beretta, al termine dell'Assemblea Ordinaria della Lega di Serie A che si è tenuta oggi a Milano. "A fronte di una serie di proposte che abbiamo esaminato per l'eventuale spostamento della finale di TIM Cup", ha spiegato Beretta, "sulla base di quello che stabilisce il regolamento e considerando l'orientamento di Consiglio e Assemblea, l'ultimo atto della TIM Cup si giocherà anche quest'anno a Roma". Tramontano dunque le varie ipotesi di Milano, Torino o addirittura quella estera.
Dopo i fatti dello scorso anno, che avevano portato alla morte di Ciro Esposito in circostanze ancora da chiarire, in molti auspicavano che la finale di Coppa Italia fosse spostata altrove o, quantomeno, che la sede fosse definita in base alle due squadre finaliste. Una sorta di "modello spagnolo", che prevede appunto che lo stadio destinato ad ospitare la finalissima sia ubicato in una città neutrale rispetto a quella delle due squadre: salvo, ovviamente, in finale ci siano due squadre della stessa città. Due anni fa, infatti, Atlético Madrid e Real Madrid si sfidarono proprio nella capitale iberica (fu scelto, tra il Vicente Calderon ed il Santiago Bernabeu, quello dei blancos, che però non portò bene: ai supplementari si imposero i colchoneros), mentre le altre sfide (Barcellona-Athletic Club, Real Madrid-Barcellona, Siviglia-Atlético, eccetera), si sono sempre svolte in campo neutro (Valencia le prime due, Barcellona la terza).
Resta da vedere, tuttavia, quali squadre arriveranno in finale: una finale Napoli-Roma, ad esempio, sarebbe da scongiurare. Un incrocio del genere, visti anche i pessimi rapporti pre-esistenti la morte di Ciro Esposito, potrebbe essere deleteria. Il tabellone prevede che le due squadre possano affrontarsi solo in finale, non prima: nella parte alta del tabellone, la prima finalista dovrebbe essere una tra Milan, Inter e Napoli (salvo sorprese), mentre nella parte bassa una tra Roma, Fiorentina, Juventus e Lazio. Non resta che augurarsi che, qualunque tifoseria arrivi in finale, prevalga il buonsenso dei molti sulla follia dei pochi che hanno guastato, a maggio, quella che doveva essere una splendida festa dello sport.