Coppa Italia, Beretta scontenta Conte: “La finale si gioca il 21 maggio”

Antonio Conte lo scorso anno ha preteso che il campionato della stagione 2015/2016 si chiudesse con una settimana d’anticipo rispetto al previsto per poter avere più tempo per preparare l’Europeo del 2016. Conte inizierà a lavorare con i suoi ragazzi il 23 maggio, e i convocati avranno una settimana di vacanza tra l’inizio del ritiro e la fine del campionato. Ma il calendario internazionale, però, ha fatto un brutto scherzo al c.t., perché il 21 maggio si disputeranno le finali delle coppe nazionali dei principali campionati europei. E in quella data a Roma si sfideranno la Juventus e il Milan, ironia della sorte, le squadre che daranno più calciatori alla Nazionale. Conte naturalmente di ciò non è contento, perché i suoi piani vengono ancora una volta danneggiati e per questo ha chiesto di anticipare la finale, cosa accaduta lo scorso anno (in quel caso l’anticipo ci fu perché la Juve nello stesso weekend in cui era programmata la finale doveva disputare la finale di Champions League). Ma il presidente della Lega di Serie A Beretta ha chiuso le possibilità a un eventuale anticipo di Juventus-Milan: “La data della finale di Coppa Italia è il 21 maggio: spostarla è oggettivamente complicato, non abbiamo la possibilità di complicare la parte finale del campionato che si preannuncia molto incerta”.
Beretta nega di aver voluto fare un dispetto a Conte e fa capire che lotta Scudetto tra Juventus e Napoli di fatto sarà decisiva sulla data della finale. Perché se ci sarà ancora il testa a testa, la Lega non modificherà il giorno della finalissima: “Per Tavecchio la partita è ancora aperta? Noi siamo pronti a discutere in maniera costruttiva, ma se si guarda i calendari e le esigenze che ci sono è oggettivamente complicato. Inoltre oggi non è possibile rendere una decisione al buoi quando non sappiamo come sarà effettivamente la condizione di classifica. La Lega di Serie A non ha dato un mano a Conte? Questo è assolutamente falso e inappropriato: noi facciamo esattamente tutto quello che fanno le altre leghe nei confronti delle loro nazionali e in alcuni casi, come l’anno scorso, abbiamo anche aperto delle finestre supplementari”.