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Coppa d’Asia: Iran, Iraq e Corea del Nord nello stesso albergo

Le rappresentative di quelle che Bus definì “le potenze del male” convivono in un lussuosissimo hotel in Qatar.
A cura di Jacopo Giove
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tong-sop jo

DOHA. Se fosse un convegno politico probabilmente le forze militari statunitensi l'avrebbero preso di mira, ma i rappresentati di Iraq, Iran e Corea del Nord che si stanno incontrando all'hotel Sheraton di Doha altri non sono che i calciatori delle nazionali di quei paesi che stanno giocando la Coppa d'Asia. Scene e sipariettid avvero divertenti in questi giorni, con Zaccheroni che si adega alle usanze giapponesi e due giornaliste giordane in chador inseguono per un'intervista fuori programma il commissario tecnico della loro nazionale, l'iracheno Adnan Hamed, il tecnico che perse la finale del terzo posto ai Giochi di Atene 2004 contro l'Italia.

Sulla Corea del Nord poi circolano voci molto strane. Ricordate Kim Jong-hum, l'allenatore "colpevole" della sconfitta contro Cristiano Ronaldo e compagni (Portogallo-Corea del Nord 7-0)? Si diceva che fosse stato addirittura mandato in un lager, mentre poi si è diffusa la voce che fosse invece stato mandato a lavorare come muratore in un cantiere per meditare sul danno di immagine che aveva arrecato al paese. Tong-Sop Jo, il nuovo allenatore, ha anche attaccato i media occidentali che a detta sua denigrano il paese, invitandoli ad andare sul posto a controllare (peccato che non sia così facile).

Fortunatamente per lui non ha fatto brutte figure finora, quindi potrà tornare tranquillamente a casa e non essere mandato in un cantiere.

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