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Copa Libertadores, lo sfottò del Boca Juniors su Twitter: il River Plate diventa ‘RiBer’

Polemica tra i tifosi di River Plate e Boca Juniors per il video pubblicato dall’account ufficiale del club Xeneises con una frase motivazionale di Juan Román Riquelme che nei sottotitoli viene trascritta con la  “B” e non con la “V”. A distanza di 24 ore il tweet non è stato ancora rimosso e l’attesa per la gara, a -4 giorni dalla finale di ritorno, è sempre più alta.
A cura di Vito Lamorte
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Il countdown corre e non si vuol fermare: mancano quattro giorni alla finale di ritorno della Copa Libertadores 2018 tra River Plate e Boca Juniors e l'attesa sale sempre di più. Dopo il 2-2 della sfida d'andata alla Bombonera, sabato al Monumentàl si assegnerà il trofeo e c'è grande tensione in Argentina per il secondo Superclasico in quindici giorni. Per alzare un po' il clima della contesa l'account ufficiale di Twitter del Boca ha condiviso un video realizzato dal profilo MinutoBoca, che conteneva frasi motivazionali di Carlos Bianchi e Juan Román Riquelme che hanno entusiasmato migliaia di tifosi ma, allo stesso tempo, ha sollevato molte polemiche tra i Millionarios: "E se dobbiamo giocare contro River, non ho dubbi che Guillermo saprà come affrontarlo" è una frase di Román che nei sottotitoli viene trascritta con la  "B" e non con la "V". Una mancanza di attenzione o una provocazione? Questo non è dato saperlo perché ad oggi il video è ancora lì con la stessa didascalia e nemmeno le centinaia di commenti hanno fatto eliminare il tweet al social media manager degli Xeneises. 

La retrocessione del River e lo sfottò

Lo sfottò sul River Plate è nato nel 2011, quando la squadra di Juan José López perse lo spareggio col Belgrano e vennero retrocessi nel campionato di B: da quel momento per i rivali storici il River diventò "RiBer". Ogni volta che le due squadre si sono incontrate con tifosi ospiti c'è sempre stato un riferimento a questa pagina dolorosa per il club dei Millonarios e lo stesso si è verificato anche nella sfida d'andata quando un bambino, per la precisione il figlio di Dario Benedetto, si è vestito da "fantasma della B". La moglie del centravanti ha subito precisato che il ragazzino non sa nemmeno cosa voglia dire una retrocessione e che non sono di certo questo le situazioni che hanno rovinato il calcio in Argentina.

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