Copa Libertadores 2018, il Boca Juniors fa ricorso al TAS: vuole la vittoria a tavolino

Nonostante la finale di ritorno di Copa Libertadores 2018 tra River Plate e Boca Juniors si giocherà domenica alle ore 20:30 al Santiago Bernanbeu di Madrid la questione a livello burocratico non si è ancora conclusa dopo l'incontro dello scorso 27 novembre tra Alejandro Dominguez, presidente della CONMEBOL; Daniel Angelici, numero uno del Boca Juniors; e Rodolfo D'Onofrio, presidente del River Plate; perché il club Xeneises a poche ore dal fischio d'inizio dell'auto conclusivo della manifestazione ha annunciato il ricorso al TAS per avere la vittoria a tavolino della partita e della coppa, chiedendo la sospensione del match.
Il Boca ricorrerà al Tas per vedersi proclamato campione della Coppa Libertadores, senza giocare e a confermarlo è stato lo stesso presidente dei Xeneizes, Angelici, a Cadena Ser all'indomani del pronunciamento della CONMEBOL che ha ieri respinto il ricorso presentato dal club che voleva la vittoria a tavolino dopo l'assalto dei tifosi del River al pullman della squadra di Guillermo Barrios Schelotto quando doveva giocarsi la finale di ritorno, ovvero il 24 novembre. Alcuni giocatori del Boca a ricorrere alle cure sanitarie e Pablo Perez e Gonzalo Lamardo che sono finirti in ospedale per curare i problemi all'occhio.
Si è giunti a questa finale nel peggior modo possibile e il calcio argentino ne esce parecchio ridimensionato dopo che il mondo ha visto cosa è successo a Buenos Aires due settimane fa: quella che doveva essere la "final del mundo", la "Superfinal", si è trasformata in un momento che ha messo a nudo tutte le criticità del movimento ed è andata avanti a colpi di dichiarazioni, pesanti e non, e ricorsi ai vari arbitrati. Domenica si giocherà a Madrid ma quello che è successo fa già parte di una storia che poteva e doveva andare diversamente ma così non è stato: adesso vediamo cosa succede in quel di Madrid.