Copa del Rey, Real Madrid-Barcellona 0-3: Suarez show al Bernabeu. Catalani in finale
Al grido di ‘A ganar’ il Santiago Bernabeu ha accolto il Real Madrid per la sfida valida per la semifinale di ritorno di Copa del Rey contro il Barcellona. L’eterna battaglia tra Merengues e catalani è finita con il punteggio di 0-3 in virtù dei gol di Suarez, un autogol di Varane e di ancora Suarez su rigore (che Messi gli ha lasciato) col cucchiaio. Un risultato che qualifica di fatto gli uomini di Valverde anche per via del pareggio (1-1) al Camp Nou. Una gara incredibile che i padroni di casa hanno giocato con gli uomini migliori. Solari senza Isco, non convocato per scelta tecnica, Valverde rinuncia invece a Boateng. Nel 4-3-3 di partenza, il tecnico dei Blancos scommette su Reguilon (primo Clasico per lui) nel ruolo di terzino sinistro al posto di Marcelo con Lucas Vazquez e Vinicius davanti al fianco di Benzema al centro. Valverde a specchio con l’armata pesante in attacco: Messi-Suarez e Dembele con Rakitic, Busquets e Sergi Roberto a centrocampo.
Primo tempo, come prevedibile, molto duro e fisico con le due squadre che, specie a centrocampo, hanno giocato la gara. Solari ha puntato molto sulla posizione di Benzema, bravo a giocare da pendolo e andare ad attaccare il regista del Barcellona, Sergi Busquets. Ma anche sui tagli di Vinicus su Semedo. Il brasiliano fallisce almeno tre occasioni da solo davanti a Ter Stegen lasciando. Nella ripresa il match si sblocca subito grazie a Luis Suarez che al 50′ trova il gol del vantaggio dopo un assist perfetto di Jordi Alba. I catalani però devono ringraziare anche un super Ter Stegen che allo scoccare del 60′ ha sfoderato una parata pazzesca su Reguilon. Il Real risponde ancora con il solito ispiratissimo Vinicius che fa girare la testa a Semedo ma i suoi tiri non riescono a trovare la porta. Ma i blaugrana poi dilagono dominando completamente la gara, prima con l'autogol di Varane e dopo con il rigore segnato a cucchiaio ancora da Suarez che mette a segno il suo gol numero 11 in 13 gare contro il Real. Finale catalana strameritata.
Primo tempo
Ben 45’ aggressivi di marca Real con l’imprevedibilità a centrocampo
Con Isco neanche convocato per scelta e tecnica e Marcelo in panchina a divertirsi con gli altri compagni, Solari si prende la responsabilità di schierare un Real Madrid non così spregiudicato, ma ordinato e studiato. Senza neanche Bale, davanti con Benzema c’erano Lucas Vazquez e Vinicius. E’ stato proprio con loro che il centrocampo dei Blancos nel primo tempo è riuscito a innescare le punte. Già, perchè il pallino del gioco sembrava dovesse passare solo ed esclusivamente tra i piedi di Modric e invece è stato Casemiro a sfruttare al meglio il flusso di uomini che si creava tra le maglie blaugrana e quelle del Real per trovare lo spazio giusto che potesse trafiggere la difesa del Barcellona.
E così per ben tre volte Vinicius si è trovato davanti alla porta. In questo caso importante, oltre a Casemiro e Modric, è stato Kroos, che nel solito ‘gioco ombra’, riusciva a seguire Sergi Roberto che per vie verticali cercava di correre senza palla verso la difesa delle Merengues. Una sorta di 4-5-1 in fase offensiva dunque e 5-4-1 in fase difensiva.
I movimenti di Benzema e Vinicius per ingannare i catalani
Ma la grande bellezza del gioco espresso dal Real Madrid nel primo tempo ha trovato ispirazione soprattutto nelle giocate che hanno portato per ben tre volte al tiro Vinicius. Ma come? Semplicemente Solari, più che affidare a Casemiro e Modric il pallino del gioco, ha costretto Benzema a fare quasi il pendolo, andando a prendersi palla fino alla linea di centrocampo, con i conseguenti movimenti ad allargarsi di Lucas Vazquez ma soprattutto Vinicius.
Quest’ultimo, in partenza da sinistra, andava ad accentrarsi prendendo la posizione del francese ingannando Semedo che ha sempre perso la sua marcatura lasciandolo più volte tutto solo davanti al portiere. E’ stata questa la chiave tattica più importante della prima frazione che ha confermato ancora una volta l’aggressività delle Merengues, ma soprattutto l’intelligenza tattica di Solari che ha sfruttato la fisicità e la copertura di palla di Benzema per innescare le sue frecce in attacco. Barcellona mai visto dalle parti di Keylor Navas nei primi 45 minuti.
Secondo tempo
Nella ripresa ecco il Barcellona: gioco sulle fasce e il gol del ‘Pistolero'
E' stato a lungo a secco in Champions ma nel Clasico ha sempre rsiervato spettacolo. Sarà anche in condizioni precarie ma Luis Suarez è sempre decisivo. E' suo il gol che sblocca la gara dopo 50′ di assoluto dominio del Real Madrid. I catalani hanno capito che la strada giusta per affondare le lame nella difesa dei Blancos, era quella di giocare sugli esterni. E allora ecco che proprio da lì, da quell'out sinistro sempre micidiale, che i blaugrana hanno colpito. Solito fraseggio di Jordi Alba che di prima serve al centro dell'area Luis Suarez che non sbaglia.
Il Barcellona ha faticato tanto ad uscire a centrocampo con Sergio Busquets che è andato più volte in affanno. E allora ecco che con Semedo bloccato da Vinicius, se a sinistra c'era Jordi Alba a preoccupare i Blancos, dall'altra a fare da ala aggiunta c'era Sergi Roberto che sganciandosi dalla posizione di mezzala ha sorpreso più volte la retroguardia della squadra di Solari. L'alternativa perfetta di Valverde per portare a casa la qualificazione. Infatti proprio da lì è nata la palla da cui Dembele ha fatto arrivare il gol del 2-0. Un tiro-cross raso terra diretto ancora a Suarez che però è stato anticipato da Varane che ha messo la palla in rete per il più classico degli autogol.
Ma come ha vinto la gara il Barcellona nella ripresa?
Un incredibile risvolto ha avuto la gara nel secondo tempo. Un Bernabeu sbigottito che ha visto cadere i suoi uomini sotto i colpi di Suarez. Ma cosa ha fatto Valverde al termine di un primo tempo totalmente dominato dal Real? Semplice, ha osservato su quali binari era stata messa la gara da Solari, che l'ha giocata principalmente sulle verticalizzazioni, sfruttando così di conseguenza la sua arma migliore: le fasce con la solidità del centrocampo. Liberare Jordi Alba e uno tra Sergi Roberto e Dembelè, è stata infatti l'intuizione astuta di Valverde che ha giocato però molto anche sul numero dei centrocampisti.
Ad un certo punto della gara infatti, proprio per sfruttare gli esterni al meglio ha quasi ‘usato' Messi come regista di centrocampo facendo abbassare l'argentino e Dembele sfruttando quest'ultimo e Jordi Alba per favorire Suarez nello spazio. E i risultati sono arrivati in meno di 15 minuti per chiudere la pratica e buttarsi subito sul Clasico di campionato fra qualche giorno.
Tabellino e voti
Real Madrid (4-3-3): Navas 6; Carvajal 6, Varane 6, Ramos 5,5, Reguilón 6,5; Casemiro 7 (75′ Valverde 6), Kroos 6, Modric 6; Lucas Vazquez 5,5 (68′ Bale 5,5), Benzema 6,5, Vinicius 7 (81′ Asensio sv).
Barcellona (4-3-3): Ter Stegen 7; Semedo 6, Piqué 6,6, Lenglet 6, Jordi Alba 7; Sergi Roberto 6,5, Busquets 6,5, Rakitic 6; Messi 6,5, Suarez 7,5 (78′ Vidal 6), Dembélé 7 (75′ Coutinho 6).