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L’Argentina batte l’Uruguay (1-0). Aguero castiga la Celeste

Argentina-Uruguay, seconda gara del Girone B di Copa America 2015, è decisa da un gol del ‘Kun’ al 56′. Albiceleste in vetta assieme al Paraguay, la squadra di Tabarez rischia tutto per la qualificazione.
A cura di Maurizio De Santis
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Un guizzo del ‘Kun' Aguero regala all'Argentina una vittoria pesante in chiave qualificazione. Il gol segnato all'Uruguay porta l'Albiceleste in vetta al Girone B a quota 4 punti, laddove ritrova il Paraguay che al debutto in Copa America l'aveva bloccata sul pareggio (2-2). Successo sofferto in calce al quale mette la firma anche Romero: curioso destino per il portiere che alla Samp ha fatto da spettatore e che, oggi come al Mondiale in Brasile, si rende protagonista di interventi provvidenziali (in particolare nel finale, quando blinda il risultato). Poco Messi, letteralmente accerchiato. Tanto gioco da parte di Pastore e Zabaleta, artefici delle azioni più pericolose dell'Albiceleste. E' proprio dai loro piedi che scaturisce la combinazione che porta la punta del City a bersaglio. Giochi chiusi per la vetta? Quasi… l'Uruguay può ancora ambire alla vetta ma deve battere il Paraguay (che ha piegato la Giamaica) e sperare che l'Argentina faccia cilecca contro la Giamaica. Dovesse arrivare terza, allora dovrà sperare nella classifica avulsa per superare la fase a gironi.

Uruguay arroccata, Argentina padrona del campo

Le ‘frecce' dell'Albiceleste. Il primo acuto della gara (3′) è un affondo dell'Argentina che costruisce sull'asse Zabaleta-Pastore un'azione pericolosa. Messi, però, viene fermato al momento di ricevere il passaggio. E' la Seleccion del ‘Tata' Martino a tenere il pallino del gioco e sfrutta l'abilità di palleggio dei suoi funamboli: Messi inventa un lancio morbido per Angel Di Maria, largo sulla destra. L'attaccante del Manchester United prova a sorprendere Muslera da posizione defilata ma il portiere della ‘Celeste' non si lascia sorprendere. Il tema tattico del match è chiaro: el fideo da un lato e Zabaleta dall'altra hanno il compito di affondare i colpi nella difesa uruguagia provando ad aprire spazi per gli inserimenti di Aguero e della Pulce.

La gabbia su Messi e il contropiede. Blindare il campione del Barcellona e fermarlo senza fronzoli… L'ordine di Tabarez traspare dal modo l'Uruguay è messa in campo: arroccata a centrocampo, spazi stretti, marcature serrate e soprattutto raddoppi sul quattro volte Pallone d'Oro argentino che non ha libertà d'azione. La strategia funziona e consente all'Uruguay di esprimersi nella maniera più congeniale, in contropiede. Da uno di questi orchestrato dall'ex Atletico Madrid e Parma, Rodriguez, nasce un calcio d'angolo che vede Godin vicinissimo al vantaggio.

Aguero pericoloso, Rolan replica, espulso Martino. Minuto numero 24, Messi si divincola dalla pressione asfissiante degli uruguagi e serve un cross perfetto il ‘Kun' Aguero. Il colpo di testa è (quasi) perfetto ma Muslera devia e Pereira devia in angolo. La replica dell'Uruguay arriva intorno alla mezz'ora con Rolan che batte di testa ma la sua conclusione finisce fuori di poco. E' solo una timida reazione perché le redini del match sono sempre in pugno all'Argentina che prova a imbastire azioni con Pastore in versione playmaker. E se con le buone non è possibile fermarli, allora si ricorre al fallo tattico… Lodeiro ne fa le spese con il primo giallo del match (il secondo lo prenderà Mascherano), il ‘Tata' Martino becca il cartellino rosso per le proteste. Il primo tempo scivola così fino al duplice fischio sullo 0-0.

Possesso palla bulgaro. La fitta rete di passaggi che l'Argentina tenta per aggirare il fortino dell'Uruguay produce una superiorità sterile che l'Uruguay controlla senza eccessivi affanni. Anzi, nella ripresa la ‘Celeste' avanza il baricentro del gioco. Tabarez la tira fuori dal guscio e va alla conclusione per un paio di volte nel giro di pochi minuti in avvio di secondo tempo.

Aguero segna e rischia l'infortunio. E' sull'asse Pastore-Zabaleta che nasce l'azione del vantaggio dell'Argentina. L'ex Palermo innesca il calciatore del Manchester City che lascia partire un traversone calibrato per Aguero. Compagno di squadra in Inghilterra, ne conosce alla perfezione i movimenti e allora quasi sembra piazzare la palla nel mezzo a occhi chiusi. Il ‘Kun' è lì e come un rapace si fionda sulla palla e la devia di testa in rete. Gioia e dolore per l'attaccante sudamericano che, poco dopo la rete, avverte dolore e rischia l'infortunio.

Rolan sbaglia tutto. Tabarez dà maggiore peso all'attacco inserendo Abel Hernandez, ex Palermo, al posto di Lodeiro ma adesso la partita prende il verso giusto per le punte, veloci e molto tecniche, dell'Argentina con Aguero e Messi (braccato da Rios) che spadroneggiano. L'occasione più ghiotta per il pareggio dell'Uruguay capita al 30′ della ripresa. Maxi Pereira trova un varco e spara a rete, Romero devia ma la palla carambola sui piedi di Rolan. Conclusione da dimenticare, che si spegne sulla traversa a porta sguarnita.

Il tabellino di Argentina-Uruguay 1-0

ARGENTINA (4-3-3): Romero; Zabaleta, Garay, Otamendi, Rojo; Biglia, Mascherano, Pastore (79′ Banega); Messi, Di Maria (89′ R. Pereira), Aguero (82′ Tevez). A disposizione: Roncaglia, Gago, Higuain, Guzman, Casco, Demichelis, Lamela, Lavezzi, Andujar. CT: Martino
URUGUAY (4-4-2): Muslera; M. Pereira, Gimenez, Godin, A. Pereira; A. Gonzalez, Arevalo, Lodeiro (70′ A. Hernandez), C. Rodriguez (64′ C. Sanchez); Rolan, Cavani. A disposizione: Fucile, De Arrascaeta, Stuani, Munoz, G. Silva, G. Pereira, Corujo, Coates, J. Rodriguez, M. Silva. CT: Tabarez
ARBITRO: Ricci (BRA). Assistenti: De Carvalho e Pereira; IV: Bascuñan (Cil)
RETE: 56′ Aguero (ARG.)
NOTE: ammoniti Lodeiro, Godin, S. Romero, A. Pereira (URU); Mascherano, Rojo (ARG). Espulso: ‘Tata' Martino, ct dell'Argentina.

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