Copa America 2019, sorpresa Perù: batte il Cile 3-0 e raggiunge il Brasile in finale
Colpo di scena all'Arena do Grêmio: il Perù gioca la partita perfetta ed elimina i campioni in carica del Cile battendoli per 3-0. Gara gestita magistralmente dalla Blanquirroja, brava a colpire e poi a difendersi dagli assalti di Sanchez e compagni, che sbattono più volte contro il portiere Gallese. Il Perù approda in finale dove domenica troverà il Brasile, già affrontato nel girone e dal quale ha subito una pesante sconfitta per 5-0. Ma al Maracanã sarà un'altra partita e gli uomini di Ricardo Gareca sono pronti a fare la storia, per riportare a Lima un trofeo che manca da oltre trent'anni.
Avvio sorprendente del Perù, al 45′ è 2-0
Le prime battute all'Arena do Grêmio riserbano subito una sorpresa, anzi due. La prima è lo stato del terreno di gioco, disastroso e non all'altezza dell'evento. La seconda è l'atteggiamento del Perù, arrembante ed asfissiante fin dal primo momento. A secco in 3 delle 4 gare giocate finora nel torneo (unica eccezione il 3-1 alla Bolivia), la Blanquirroja costringe il Cile ad un giropalla sterile messo in difficoltà da un pressing alto che crea non poche difficoltà di impostazione alla Roja. Un inizio inaspettato dei peruviani, che si affidano alle fiammate offensive di Edison Flores e dopo 21′ trovano il vantaggio su una di queste proprio grazie al centrocampista dell'Aalborg. Oreja – così lo chiamano in patria per via delle sue orecchie sporgenti – è bravo a raccogliere una spizzata a centro area di Carrillo e a girare di prima in porta per l'1-0 Perù.
Cile che prova a riorganizzarsi dopo lo svantaggio e prende campo gradualmente intorno alla mezz'ora, provando ad alzare i ritmi e rischiando qualcosa in ripartenza. Ed è su una ripartenza che arriva il raddoppio Perù: al 38′ lancio in profondità per Carrillo, uscita kamikaze di Arias (che si fa saltare lasciando la porta sguarnita), cross al centro per Yotun che aggancia e al volo insacca nella porta vuota. Perù in vantaggio 2-0 e Cile al tappeto.
La Roja ci prova al 44′ con Fuenzalida sugli sviluppi di un corner, ma è bravo Gallese a deviare in corner. Il primo tempo termina con il doppio vantaggio, meritatissimo, del Perù.
Notte fonda per il Cile, in finale ci va il Perù: 3-0
L'aveva detto Paolo Guerrero – attaccante del Perù – al termine del match vinto ai rigori contro l'Uruguay: "questa squadra ha garra, sangue, huevos". E l'ha certamente dimostrato nel corso del primo tempo contro la Roja, giocato ad altissima intensità. Nella ripresa però arriva, prevedibile, l'assalto del Cile. La Roja scende in campo con una mentalità diversa ed è sfortunata al 51′ quando una spizzata di Edu Vargas si stampa sul palo a Gallese battuto. Dieci minuti dopo occasionissima per il Perù, con Yotun che spreca il colpo del k.o. da pochi passi al termine di una bellissima azione corale. I minuti scivolano via senza grosse occasioni per il Cile, che fa molto possesso e gioca a tutto campo, ma non riesce ad impensierire la difesa della Blanquirroja.
Al 75′ l'occasione per la Roja di accorciare le distanze è sui piedi di Edu Vargas, che lanciato a rete si fa ipnotizzare a tu per tu con Gallese. Il Perù si affida a Guerrero per tenere alta la squadra e congelare il possesso, ma deve ringraziare il proprio portiere per un altro paio di interventi su Vidal di testa e Sanchez dal limite. Il ritmo inizia ad abbassarsi e gli "ole" del pubblico dell'Arena do Grêmio accompagnano il Perù nei minuti finali di gara, in cui la Blanquirroja trova anche il 3-0 con Guerrero bravo a dribllare Arias e a depositare in rete dopo essere stato perfettamente imbeccato tra le linee da Tapia.
Ma l'incubo per il Cile non finisce qui: al 95′ l'occasione per segnare il gol della bandiera arriva su assist del Var, che aiuta l'arbitro ad assegnare un calcio di rigore per la Roja. Dal dischetto Edu Vargas tenta un "cucchiaio" che Gallese – eroe della serata – para con una mano sola, mentre con l'altra esulta per una finale che in Perù aspettavano dal 1975. Quell'anno la Blanquirroja vinse il torneo per la seconda volta nella sua storia, domenica avrà la chance di riprovarci in finale al Maracanã contro il Brasile.