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Copa America 2015, caccia aperta all’Uruguay

La Celeste di Tabarez è nel mirino di tutte le grandi dell’America Latina dopo la vittoria di 4 anni fa in Argentina e non cederà facilmente lo scettro. Sarà la Copa di Leo Messi o della Colombia di Pekerman? Il Brasile reagirà dopo la delusione del Mondiale casalingo? E il Cile padrone di casa? Allacciate le cinture, la corsa sta per partire…
A cura di Vito Lamorte
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L'attesa è finita! L'11 giugno partirà l'edizione numero 44 della Copa America. Il massimo torneo continentale quest'anno si svolgerà, per la settima volta nella storia, in Cile. Per gli europei paragonare la Copa America o un Europeo al Mondiale non sarebbe nemmeno pensabile invece l'entusiasmo e la passione dei paesi del Nuovo continente verso questa manifestazione è quasi viscerale. La Copa è stata spesso palcoscenico per l'esplosione di talenti e di giocate da parte di fenomeni che conosciamo perfettamente. La massima manifestazione dell'America Latina è un mix perfetto tra campioni affermati e giovani in attesa della consacrazione. L'unica pecca sta nel fatto che per gustare al meglio questo grande evento si dovrà ricorrere a ingenti dosi di caffè. Ma ce ne faremo una ragione. La parte meridionale del continente americano è il cuore del calcio mondiale e la Copa è una delle sue massime espressioni.

Il torneo per nazioni più antico del mondo, con le sue 44 edizioni disputate ebbe inizio nel 1916, nonostante molti fanno risalire la prima edizione dopo il 1917 e la prima nazione ospitante fu l'Argentina: a vincere il primo titolo fu l'Uruguay, assoluto protagonista delle prime tredici edizioni con sette trofei conquistati. Proprio la nazionale di Washington Tabarez è la detentrice del trofeo: quattro anni fa La Celeste ha battuto in finale il Paraguay per 3 a 0 e ora dovrà respingere gli assalti di diverse pretendenti al titolo che vorranno togliergli lo scettro di regina dell'America Latina.

I gironi

Gruppo A: Bolivia, Ecuador, Messico, Cile.
Gruppo B: Giamaica, Paraguay, Argentina e Uruguay.
Gruppo C: Colombia, Perù, Venezuela e Brasile.

Argentina, è l'ora di Leo?

Riuscirà Leo Messi ad esprimersi ai suoi livelli anche con l'Argentina? La sconfitta in finale di Coppa del Mondo a Rio de Janeiro ha dato nuova linfa ai detrattori della Pulga nonostante il numero 10 argentino ha messo in mostra una parte del repertorio anche in terra brasiliana. Toccherà a Gerardo el Tata Martino cercare di far fare il definitivo salto a Messi. Il commissario tecnico dell'Albiceleste, di origini lucane, potrà contare sull'uomo più in forma dello scorso mondiale, ovvero Angel Di Maria, e su una rosa di attaccanti che comprende Higuain, Aguero e Tevez. Tutti cavalli di razza. A centrocampo vedremo Javier Mascherano, l'uomo che dà sicurezza a un'intera nazione. E non solo (chiedere ai tifosi del Barcellona). Tutte le indicazioni sembrano portare Martino alla scelta di un classico 4-3-3 con un palleggio veloce e un recupero palla in zona mediana: come nella migliore tradizione argentina. Senza ombra di dubbio l'obiettivo è la vittoria finale e i mezzi per ottenerla ci sono tutti.

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Uruguay, Tabarez difende il titolo

La guastafeste per eccellenza! L'Uruguay è storicamente una nazionale che riesce a dare il meglio quando sono con le spalle al muro e la Copa America 2015 sarà un bel banco di prova per i ragazzi di Oscar Wasinghton Tabarez. I campioni in carica dovranno fare a meno di Diego Forlan, ritiratosi recentemente dalla Nazionale, e Luis Suarez, che deve scontare la squalifica per il morso a Giorgio Chiellini durante l'ultima partita azzurra del Mondiale brasiliano. Il peso dell'attacco sarà tutto sulle spalle di Edinson Cavani che sarà affiancato da Diego Rolan, attaccante 22enne del Bordeaux, in grando di ricoprire più ruoli sul fronte offensivo, Cristian Stuani dell'Espanyol, Jonathan Rodriguez del Benfica e Abel Hernandez dell'Hull City. Una delle sorprese dei convocati del Maestro è il fantasista del Cruzeiro De Arrascaeta, classe '94, che gode già di tante referenze prospettive. Tra alcune novità e le solite, solide, certezze, come el Tata Gonzalez, Lodeiro, Arevalo Rios e Diego Godin. Tabarez metterà in campo un Uruguay compatto che ha come obiettivo quello di passare il girone. Da quel momento in poi può succedere di tutto.

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Brasile, ripartire dalla Copa?

La ferita del Mondiale perso in casa è ancora aperta e quel tabellone che segnava i 7 gol della Germania è negli occhi di tutti i tifosi. Quale occasione migliore della Copa America per la Seleçao di rialzarsi e tornare ad essere protagonista? Sulla panca della nazionale brasiliana è tornato Carlos Dunga e le convocazioni del neo ct hanno rivoluzionato buona parte della rosa: tra i pali, al posto di Julio Cesar, ci sarà Jefferson, mentre in mediana trovano Everton Ribeiro, centrocampista dell'Al-Ahly, Elias del Corinthians e Casemiro del Porto. Il reparto offensivo vede il ritorno di Robinho e Diego Tardelli con la new entry Roberto Firmino. Discutibile l'esclusione di Dani Alves a beneficio di Danilo. Dunga potrebbe schierare il suo unidici con un 4-3-2-1 che vedrebbe tre volantes, due trequartisti e un'unica punta. L'unico vero dubbio sta nel vedere dove l'ex centrocampista della Fiorentina vorrà impiegare la perla di questa generazione brasiliana, ovvero Neymar. In patria sono molti a discutere le scelte di Dunga e sicuramente i 23 scelti non sono minimamente paragonabili a formazioni storiche della Seleçao, ma la rabbia e l'orgoglio di una nazione ferita non sono misurabili.

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Cile, sarà la volta buona?

Il paese ospitante della Copa America 2015 intraprenderà il cammino nella competizione con un grande carico di responsabilità e aspettative perchè dopo un ottimo Mondiale, terminato con una bruciante sconfitta ai calci di rigore, ora dovrà mettere in mostra tutto ciò che si dice di buono sul suo impianto di gioco e sulle sue individualità. Jorge Sampaoli ha convocato tutti i calciatori che potrebbero essergli utili nel suo progetto tattico che oscilla dal 3-4-1-2 al 4-3-1-2. Ospitare il torneo è un altro motivo per cui il Cile finisce dritto nella fascia di squadre che potrebbero arrivare in fondo. Lo sfrenato supporto dei propri tifosi e una delle migliori generazioni della storia del movimento calcistico (Alexis Sanchez, Arturo Vidal, Claudio Bravo, Edu Vargas e Jorge Valdivia) potrebbero rappresentare il giusto mix per tentare la scalata alla gloria.

Colombia, il sogno di Pekerman

In questo periodo storico la Colombia sta vivendo uno dei migliori momenti del suo movimento calcistico e questa manifestazione potrebbe diventare uno di quei momenti in cui si scrive la Storia. La Copa America 2015 è troppo importante per los Cafeteros di Josè Pekerman e il commissario tecnico argentino ha voluto con sé tutti gli uomini fidati. La rosa dei 23 non si discosta molto da quella per il Mondiale, ma vede il rientro di uno degli attaccanti più forti al mondo: Radamel Falcao. Nel 4-4-2 dell'allenatore di Villa Dominguez, El Tigre dovrebbe affiancare uno tra Carlos Bacca, Jackson Martinez e Teofilo Gutierrez e finalizzare le preziose assistenze del genio James Rodriguez. Ritornano tra i convocati Luis Muriel e Victor Ibarbo, mentre resta a casa Fredy Guarin, dopo una stagione discontinua tra le fila dell'Inter. La nazionale colombiana è sicuramente tra le favorite ma sarà interessante vedere in che modo inizierà il cammino nella manifestazione dato che alla seconda giornata si scontrerà contro il Brasile. Subito un banco di prova importante ma la Copa America della Colombia promette tanti colpi di scena.

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