Continua la lite tra Gonalons e Aulas, che attacca: “Ma perché parli sempre del Lione?”
Per la serie c’eravamo tanto amati oggi sono protagonisti il presidente del Lione Jean-Michel Aulas e il centrocampista della Roma Maxime Gonalons, che del Lione è stato calciatore e soprattutto capitano. Recentemente il francese che gioca nella Capitale è tornato a parlare della sua vecchia squadra e questo non è andato giù al vulcanico numero uno del Lione, che su Twitter ha scritto: “Ma perché Gonalons parla ancora dell’OL? Ha dei rimpianti? Per lui è meglio che si concentri totalmente sul suo club: la Roma!”.
Gonalons e la fascia di capitano a Lione
Pochi giorni fa Gonalons parlando della sua esperienza con il Lione e del momento in cui è diventato capitano, nell’intervista rilasciata a BeIN Sport aveva detto:
Aulas dice che volevo la fascia di capitano. Ma non è vero. Quando Remi Garde me l’ha consegnata si fidava di me e io conoscevo la difficoltà che rappresentava. Quando l’ho presa, mi sono detto che non l’avrei mai lasciata.
L’attacco di Aulas a Gonalons
Evidentemente il presidente non ha voluto lasciar correre quest’ultima dichiarazione e ha dato così vita a un’altra puntata di una lunga querelle iniziata lo scorso ottobre dallo stesso Aulas, da Gonalons e proseguita dal procuratore del giocatore Guerra, che avevano litigato a proposito dell’esonero del tecnico Fournier. Il presidente disse: “L’addio di Fournier? Il capitano (Gonalons) mi ha chiesto la sua pelle, così al termine della prima metà della stagione ho avuto modo di sistemare le cose”.
Il romanista a stretto giro rispose: “La bugia spesso prende l’ascensore, la verità prende le scale ogni volta, ma alla fine arriva sempre…Il tempo farà il suo lavoro”. L’agente Frederic Guerra si intromise e naturalmente difese Gonalons:
Perché scaricare a tutti i costi le colpe degli altri? Max è andato via da Lione con l’amore del pubblico e dei suoi compagni. Lasciatelo in pace. Gonalons è andato via, ma Lione sarà sempre nel suo cuore. Sinceramente Aulas ci ha mancato di rispetto e ci aspettiamo le sue scuse.