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Conte: “Voglio la Premier. La pressione? Io ci sono nato”

L’ex c.t., che non si è voluto dare un soprannome, nella conferenza di presentazione a proposito del modulo ha detto: “L’allenatore è come un sarto, deve sapere creare l’abito migliore per la sua squadra.”, e a riguardo della pressione: “Non mi spaventa, io sono nato sotto pressione”.
A cura di Alessio Morra
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Presentazione ufficiale per Antonio Conte, che già da un paio di giorni sta facendo faticare i calciatori del Chelsea. L’ex allenatore della nazionale, che si è detto naturalmente onorato per guidare una squadra così importante, che ha incensato la Premier League: “Un campionato fantastico, che possono vincere sei o sette squadre”, e che non ha voluto darsi un soprannome, a differenza di Mourinho, in conferenza ha svelato quando ha deciso di lasciare la panchina della nazionale: “Dopo la qualificazione per l’Europeo ho maturato questa decisione, mi mancava troppo l’odore dell’erba”. La stampa inglese si è soffermata inizialmente su capitan Terry, un giocatore che proprio Conte ha convinto a rimanere per un altro anno:

Terry ha firmato un contratto solo per un essere un giocatore, non avrà alcun altro ruolo. Lui ha grande carisma, è un grandissimo calciatore e sarà sempre il nostro capitano. Sono felice che lui sia ancora in squadra con noi.

Poi sono arrivate le domande sul modulo. La curiosità maggiore riguarda la difesa a tre, un marchio di fabbrica dell’ex c.t., che negli ultimi anni non è stata adottata praticamente da nessuna squadra inglese di prima fascia:

La pressione non mi crea ansie. Perché io sono nato sotto pressione. Ma chiaramente quando giochi o alleni in un grande club giochi per vincere il titolo o quanto meno per lottare fino alla fine per il titolo. La difesa a tre? Devo valutare i giocatori e poi vedrò. Quando ero in Italia mi piaceva dire che un allenatore è come un sarto che deve cucire il miglior vestito per la squadra che ha a disposizione. In passato ho iniziato delle stagioni con un’idea di calcio e poi l’ho cambiata.

Dopo aver elogiato il belga Batshuayi, il primo grande colpo di mercato dei londinesi: “Batshuayi è un gran giocatore, è molto forte fisicamente, ha una grande tecnica, è molto veloce. Lui è un grande acquisto per il presente e per il futuro”, Conte non ha voluto fare nomi per il mercato del Chelsea, ma ha fatto capire che arriveranno giocatori adatti al suo stile di gioco: “Dobbiamo prendere giocatori adatti per la nostra filosofia di gioco, ma non farò nomi di calciatori”.

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