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Conte sa come affrontare il Belgio: “Testa, orgoglio e responsabilità”

Per il ct azzurro un po’ di pretattica: “La formazione la saprete domani” ma è certo il tandem Eder-Pellè. Per il tecnico belga più di un pensiero: “L’Italia quando è ferita è ancora più pericolosa e Conte mette in campo sempre 11 guerrieri”
A cura di Alessio Pediglieri
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Oramai il dado è tratto, Belgio-Italia si sta già concludendo tra parole e dichiarazioni dei diretti interessati. Wilmots e Conte hanno scoperto le proprie carte a disposizione e si preparano a giocarsi il debutto all'Europeo francese cercando i tre punti in palio. Difficile, più difficile per gli azzurri che partono senza i favori del pronostico che vede il Belgio netto favorito anche da un punto di vista puramente formale essendo la prima nazionale nel ranking FIFA. Conte in conferenza ha dato ancora valore al gruppo, elemento più importante e fondamentale rispetto ai singoli.

Conte: emozione, orgoglio e responsabilità

L'obiettivo azzurro ovviamente è conquistare i tre punti in palio, in barba agli scettici e a chi dice che l'Italia parte sfavorita: "Questa mattina abbiamo ultimato la preparazione e ho notato che c'è grande emozione, ma anche orgoglio e responsabilità. Quest'Italia può far bene, è inutile nasconderlo. La formazione? Non la so, la vedrete domani sera, abbiamo cercato di fare le cose nel migliore dei modi. Sono soddisfatto e questo è importante. Ci auguriamo che sia una bella partita con 46 guerrieri in campo. Sarà importante utilizzare bene la testa contro una delle favorite per la vittoria finale perché loro hanno grande talento, anche per il futuro. I nostri giocatori esperti devono rendere al 100%, gli altri avere sana follia"

Gli avversari, Conte li conosce e bene. Li ha studiati nelle ultime ore, notte e giorno preparando quelle che dovrebbero essere le migliori contromisure per trovare un debutto vincente: "Guardando la linea difensiva non trovo punti deboli e ci trovo Courtois, del Chelsea, Alderweireld e Vertonghen nel Tottenham, Vermaelen nel Barcellona. Hanno pochi punti dove poterli attaccare, sotto tutti i punti di vista. Non solo difesa, hanno anche un reparto offensivo con grande talento, centrocampo di sostanza e giocatori di ottima esperienza".

Wilmots: l'Italia? Una squadra di guerrieri

A fare da contraltare al tecnico della Nazionale italiana ci ha pensato Wilmots, suo alter ego belga. Che non si fida dell'Italia, grande decaduta pronta alla prova del riscatto e dell'orgoglio: "Il livello di questo torneo è alto ed è meglio avere addosso la pressione, contare su un seguito massiccio di tifosi, che non creare attese. Cercheremo di ripagare la fiducia di tutti anche se sono certo che l'Italia farà di tutto per metterci in difficoltà. Non mi fido degli azzurri perché sono feriti e quindi ancor più pericolosi".

Ovviamente molto dipenderà dallo stesso Belgio perché se riuscirà a giocare come sa e come ha fatto nelle partite di qualificazione il destino è molto in mano agli stessi giocatori di Wilmots: "Una vittoria ci darebbe grande fiducia, mentre una sconfitta avrebbe delle conseguenze di certo negative. L'Italia è l'avversario più prestigioso del nostro girone e dobbiamo essere pronti subito a non perdere terreno. L'Italia è ancora più pericolosa quando si trova in situazioni così difficili e Conte ha giocatori di qualità e un allenatore che prepara una squadra di guerrieri".

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