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Conte: “Prima o poi tutti riconosceranno i nostri meriti”

La Juventus contro il Genoa ha vinto la ventiquattresima partita in campionato.
A cura di Alessio Morra
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Il grande carattere della Juventus si è visto tutto questa sera a ‘Marassi’, dove i bianconeri senza giocare bene sono riusciti a battere la squadra di Gasperini ed hanno praticamente chiuso il discorso scudetto. Conte, che non vuole sentire parlare di titolo assegnato, ringrazia i suoi giocatori, ed in particolare i suoi leader Buffon e Pirlo: “Non voglio dare percentuali sullo Scudetto. Inevitabile che una vittoria come questa, su un campo difficile, con una squadra che ha fatto la partita della vita è molto importante. Solo una squadra poteva vincere qui a Genova. Io non dimentico i tanti episodi discussi, comunque gli arbitri sono umani e possono sbagliare ed a Mazzoleni e ai suoi assistenti faccio i complimenti.”

Troppi infortuni – Il problema al polpaccio ha reso ancora indisponibile Barzagli, uno dei tanti infortunati della Juve: “Il problema di Barzagli va preso ad esempio. Io lo avevo fatto riposare perché veniva da un problema al polpaccio, ma purtroppo oggi non è stato disponibile. Non abbiamo né Marchisio e né Giovinco e per questo avevamo due primavera in panchina.”

“Un giorno riconosceranno i nostri meriti” – Conte, che vuole regalare il terzo scudetto di fila al suo presidente, lancia delle frecciatine a chi non dà il giusto peso ai successi della sua Juve: “Viaggiando su questi ritmi straordinari mettiamo in difficoltà pure chi insegue, che si può sentire sconfortato. Lo scudetto è la nostra priorità. Perché questo è un traguardo storico e vogliamo fare questo regalo al nostro presidente. Troppo spesso sentiamo delle cattiverie, ma sono sicuro che prima o dopo tutti riconosceranno i nostri meriti.”

Fiorentina – Il tecnico Campione d’Italia a modo suo ha parlato del match di ottavi di Europa League con la Fiorentina:“La Fiorentina parte in vantaggio visto il risultato dell’andata. Venerdì sembrava che la Juventus fosse stata già eliminata se si ascoltavano certi discorsi. Quindi siamo tranquilli.”

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