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Conte o Sarri: perché sarebbero perfetti per il Real Madrid del dopo Zidane

Per il dopo Zidane si studiano diversi profili, tra cui anche i due tecnici italiani che attualmente sono senza contratto. Due filosofie opposte di vivere e vedere il calcio ma ugualmente interessanti per un nuovo progetto Real. Ma la concorrenza è spietata, per la panchina più prestigiosa, da Low a Klopp e Pochettino.
A cura di Alessio Pediglieri
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Dopo tre Champions League consecutive e un ruolo da assoluto protagonista, Zinedine Zidane lascia il Real Madrid. L'allenatore francese lo ha confermato in conferenza, ringraziando tutti, soprattutto il presidente Florentino Perez che lo accolse come semplice traghettatore per poi confermarlo su una delle panchine più prestigiose al mondo,vincendo la personale scommessa.

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Oggi Zizou è un tecnico invidiato e invidiabile, capace di portare al successo una squadra di stelle e campioni, con tutti i pro e i contro che ciò ha da sempre comportato: vittorie, trofei, fama e ricchezza, ma anche pressioni e attese sempre più alte e (quasi) insostenibili. Alla fine, però, Zidane chiude col classico ‘botto', all'apice del suo successo a Madrid.

Senza Zizou, Real sul mercato dei tecnici

E' corsa subito ad eventuali sostituti. Perché l'addio alle merengues apre uno scenario che avrà degli sviluppi importanti sul panorama europeo prossimo venturo. Quella del Real Madrid è una delle panchine più prestigiose ma delicate, che richiede un uomo dalle capacità non comuni per gestire tutto ciò che che conta anche e soprattutto fuori dal campo. Ci sono diversi nomi che in Spagna circolano da qualche tempo, alcuni sono vecchi pallini di Florentino, altri autentiche novità.

Low, Pochettino, Allegri, Klopp per il dopo Zidane

Il tutto si concretizzerà probabilmente dopo i Mondiali in Russia, ma le grandi manovre si stanno già tessendo in queste ore. C'è ad esempio il ct della Germania campione del Mondo, Joachin Low che ha un profilo molto interessante per i Bianchi di Madrid. In nazionale ha confermato di essere capace selezionatore, con il Real potrebbe dimostrare di essere anche un tecnico di qualità.

Se Low costituisce comunque un mezzo salto nel buio, non mancano i pretendenti che hanno già dimostrato di saper guidare squadre a ottimi risultati. Tra questi c'è Mauricio Pochettino che ha fatto grande il Tottenham, riconosciuto da tutti tra le squadre che esprimono il miglior calcio in circolazione. Guardando sempre alla Premier, si potrebbe anche ipotizzare un attacco al Liverpool per strappare Jurgen Klopp che, così, continuerebbe l'ascesa personale. Da non trascurare l'ipotesi Massimiliano Allegri nell'ottica di uno scambio che porterebbe Zidane a Torino.

Le piste che portano all'Italia

Ma ci sono anche delle piste italiane che non sono per nulla impossibili. Se per Max Allegri un tentativo verrà fatto ma sarà inutile visto l'accordo tra il tecnico e i bianconeri già stretto in tempi non sospetti, ci sono due tecnici liberi e pronti all'uso: Antonio Conte e Maurizio Sarri. Due profili completamente differenti tra loro ma ugualmente interessanti.

Perché scegliere Conte

Conte arriva da un ciclo vincente. Tolta la parentesi con la Nazionale italiana, prima alla Juventus poi al Chelsea ha dimostrato di arrivare fino in fondo ai traguardi che contano. Un "vincente seriale" si è autodefinito in quelle che sono state le sue ultime dichiarazioni londinesi e questo è ciò che cerca il Real.

Grinta, leadership e richieste precise

Conte a Madrid porterebbe la propria idea di calcio, fatta di temperamento, aggressività, un carisma che non dovrebbe avere problemi nel farsi seguire dai tanti campioni in rosa. L'unico elemento da valutare sarebbero le richieste precise dell'allenatore che forte del suo passato vincente, porrebbe seri paletti anche a Florentino.

Perché scegliere Sarri

Sarri rappresenta, invece, la scommessa. Ma su solide basi: è riconosciuto da tutti che il Napoli ha dimostrato di saper esprimere una delle più soddisfacenti idee di gioco degli ultimi anni. Un tiki-taka moderno dove al fraseggio si aggiungono accelerazioni e ispirazioni personali dei vari top player (da Insigne a Mertens). Al di là della Juve, il Napoli ha conquistato il suo record di punti in Serie A, ha dimostrato di saper reggere l'impatto europeo, ha costruito un progetto solido.

Una scommessa alla ‘Zidane'

L'unico dubbio è capire se Sarri sia più un tecnico da campionato o da Coppa e quanto valga a livello continentale. Lo stesso che si era posto quando arrivò Zidane. Poi, la storia ha indicato la via.

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