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Conte: “La sconfitta con il Portogallo ci farà bene”

Il tecnico non fa drammi dopo la sconfitta incassata dalla sua Italia a Ginevra. Una battuta anche sull’esclusione dalle teste di serie delle qualificazioni ai prossimi Mondiali 2018: “Non capisco come mai l’Italia sia dietro altre Nazionali..”
A cura di Marco Beltrami
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Serata da dimenticare per l'Italia a Ginevra.  La formazione azzurra è stata sconfitta di misura dal Portogallo nell'amichevole dello Stade de Geneve, condannata da una rete nella ripresa di Eder. Antonio Conte, incassa così il primo ko da Commisario tecnico della nostra rappresentativa, interrompendo la sua striscia di risultati positivi. Una battuta d'arresto non indolore per gli azzurri che in virtù di questo risultato, non hanno conquistato punti per scalare il ranking e accedere così da testa di serie alle qualificazioni per i Mondiali 2018. Ai microfoni della Rai nella classica intervista post partita il selezionatore azzurro non ha fatto drammi per la sconfitta incassata dal Portogallo, la prima dopo 40 anni: "Partite importanti perché aiutano a crescere e capire tante cose. Non sono rammaricato o deluso per niente. Passo indietro dal punto di vista del gioco? Non possiamo guardare a queste cose, dobbiamo far fare esperienza a ragazzi che hanno poche partite con la Nazionale. Sono sfide importanti contro squadre importanti. Dobbiamo crescere, ma spesso le sconfitte sono salutari".

La nuova Italia di Antonio Conte dunque ha bisogno anche di questi "schiaffi" per proseguire nel suo percorso di crescita. Purtroppo però il risultato del match di Ginevra costringerà l'Italia a sbagliare poco o nulla nelle prossime qualificazioni ai Mondiali dove gli azzurri non saranno testa di serie. Conte non nasconde un riferimento polemico per il ranking: "Un problema rimanere fuori dalle teste di serie per le qualificazioni ai prossimi Mondiali? Non lo so, non capisco come mai l'Italia si ritrovi in questa posizione, anche se c'è stato un cammino precedente". In conclusione un minibilancio sul primo anno da allenatore dell'Italia per l'ex Juve: "Un anno in cui abbiamo lavorato e abbiamo visto che c'è tanto da fare ancora. C'è stato un ricambio generazionale, ma c'è tanto da crescere. Partite come questa aiutano molto".

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