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Conte: “La mia Juve più forte di quella di Capello”

La Juve infrange il record di punti nell’anno solare: 94 a fronte dei 93 conquistati dai bianconeri nell’annata 2004-2005.
A cura di Maurizio De Santis
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antonio conte tecnico bianconero a parma

E' una Juve da record, una corazzata inaffondabile. Grazie alla vittoria contro il Cagliari sono 94 i punti conquistati nell'anno solare. "Significa che siamo stati più forti anche dalla Juventus di Capello e andatevi a vedere la rosa e i giocatori che aveva quella squadra". E' euforico Antonio Conte dopo il successo ottenuto sul neutro di Parma che pone la "sua" squadra davanti a quella bianconera (93 punti) dell'annata 2004-2005.

Non era una partita facile – ha osservato ancora ai microfoni di Sky – ma la squadra ha risposto benissimo sul campo. Forse per la prima volta eravamo in emergenza avendo perso Pepe e Bendtner per tre mesi, Chiellini per un problema muscolare, e poi Vucinic non stava bene e Caceres ha giocato pur avendo un problema al dente. Eppure abbiamo fornito una grande prova di maturità e una dimostrazione di forza, giocando bene anche nel primo tempo.

I bianconeri non hanno mai corso pericoli. Nota stonata, il calcio di rigore.

Buffon non ha fatto una parata, il Cagliari è tutto solo nel rigore assegnato da Orsato, il resto sono chiacchiere: del resto quando il lupo non arriva all'uva dice che è amara…

Vidal, prova opaca. Ma il tecnico spende parole positive per il cileno.

E' inevitabile che durante l'anno ci siano momenti buoni e altri meno buoni. Arturo non ha fatto un primo tempo positivo, poi gli ho ricordato che la partita era già iniziata e nel secondo tempo ha fatto bene nonostante il rigore sbagliato. Comunque se devo andare in guerra Vidal è un giocatore che porto sempre.

Vucinic non è in perfette condizioni fisiche, Conte lo elogia.

E' un giocatore importante, ha una grande qualità tecnica e non lo scopro certo io. Sta soffrendo per un dolore al tendine, gli avevo promesso che l'avrei rischiato solo in caso di necessità e così ho fatto. Nell'esultanza finale c'era tanta rabbia, cattiveria agonistica e voglia di vincere, la stessa che ci ha permesso di vincere uno scudetto e la supercoppa. Devo solo ringraziare i ragazzi.

La gioia di Matri. Due gol e incubo finito: l'attaccante ha ritrovato la via della rete e, soprattutto, è stato decisivo.

Era da tanto che lo cercavo, finalmente è arrivato il momento. Io ho sempre creduto nei miei mezzi, certo il morale scende quando non si segna, però, quando si è aiutati da un grande gruppo le difficoltà passano.

Tre squilli alla concorrenza, la Juve ha un altro passo.

 E' un segnale importante per le altre squadre, giocheranno con un peso in più…

Infine, un pensiero alla sua ex squadra.

Il Cagliari mi rimarrà sempre nel cuore. E' la squadra che mi ha lanciato, che mi ha fatto conoscere e quindi sono sempre grato per questo.

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