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Conte e il rinnovo: “Mai dire mai, però Roma è una città stupenda…”

Il ct della Nazionale non fuga ancora i dubbi sul futuro, dopo l’Europeo del 2016 in Francia può lasciare la panchina Azzurra per tornare su quella di un club.
A cura di Maurizio De Santis
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Gli chiedono del contratto e non dà una risposta chiara. Antonio Conte si limita a un sibillino "mai dire mai". Il ct non ha ancora sciolto la riserva sulla possibile permanenza alla guida dell'Italia anche dopo l'Europeo che ai più appare la linea di confine tra l'avventura in Azzurro e la volontà (mai nascosta) di tornare ad allenare una squadra di club. Questione di stimoli diversi e di un'esperienza che lo ha inizialmente affascinato, riempito (e riempie tutt'ora) d'orgoglio, ma proprio non riesce a scaldarlo come sui campi della Serie A. E così, alla vigilia della sfida con la Norvegia (ultimo atto delle qualificazioni a Francia 2016), con la qualificazione già in tasca, l'ex juventino appare sereno e deciso tirare diritto per la sua strada. "A prescindere dal mio rinnovo del contratto, saremo competitivi – ha ammesso in un'intervista alla Rai -. Lo insegna la storia: Prandelli prolungò e uscì al Mondiale, Lippi lo vinse anche se si sapeva avrebbe lasciato. Io a Russia 2018? Possibile…".

Il toto-panchina è già scattato. Da Allegri fino alla suggestiva ipotesi Cannavaro-Lippi le alternative al nome del ct non mancano. Pure questo fa parte del gioco, Conte dribbla il chiacchiericcio alla sua maniera. "Da quando ho iniziato a fare l'allenatore ho sempre invidiato il tecnico della nazionale italiana che partecipava alle competizioni dell'europeo e mondiale, perché in quel momento senti l'Italia che soffia e ti spinge", ha aggiunto. Poi il discorso scivola sulla possibilità che torni alla testa di una squadra a tempo pieno…a cominciare dalle parole di Giorgio Chiellini, che assieme a Conte ha condiviso le gioie dei 3 scudetti e della rinascita bianconera e lo vedrebbe volentieri di nuovo alla Juventus. "Sono calciatori, tra virgolette, di parte e io li ringrazio per questi attestati di stima". Ma non farà sconti ad alcuno in vista delle convocazioni per la kermesse in Francia: "Non mi farò condizionare dai venti o dalle pressioni mediatiche".

La direzione sembra un'altra: non Torino ma più a Sud, nella Capitale. Sponda giallorossa, in caso di addio Garcia. "Ho avuto il piacere di vivere di più Roma quest'anno da commissario tecnico – ha concluso Conte -, e devo dire che mi sono trovato molto bene. Sono molto sereno da questo punto di vista". Quanto alla panchina della Roma chiosa il discorso senza lasciare appigli alla stampa o dubbi di sorta:"Roma anche deve essere molto serena perché ha un grandissimo tecnico, Garcia".

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