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Conte: “Chi non ama l’azzurro non può vestire la maglia dell’Italia”

Il Ct fa il punto sulle convocazioni: “Berardi e Insigne fuori per scelta tecnica. Pirlo? Decideremo a marzo se portarlo o meno a Euro 2016”
A cura di Marco Beltrami
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Antonio Conte conosce bene il valore della maglia azzurra. Il commissario tecnico della Nazionale italiana, ha vestito tante volte la casacca della nostra rappresentativa da giocatore, onorandone sempre i colori. E’ quanto l’ex allenatore della Juventus ha voluto ricordare in occasione della presentazione della nuova divisa che l’Italia indosserà durante i prossimi Campionati europei, andata in scena a Palazzo Vecchio in quel di Firenze. Queste le parole del ct salentino: “Aver indossato la maglia azzurra da calciatore e diventare ct della nazionale è un privilegio unico, una soddisfazione enorme, e una gioia veramente grande. La maglia azzurra non credo debba essere spiegata a nessuno e chi non la capisce è inadatto e inopportuno, ma posso contare su ragazzi che ne incarnano lo spirito e questo è molto importante”. Un messaggio chiaro dunque per tutti quei calciatori che sognano una convocazione per la prossima rassegna continentale, e che per meritare la stima e fiducia di Conte dovranno sempre gettare il cuore oltre l’ostacolo in Nazionale.

"Insigne e Berardi fuori per scelta tecnica"

Alla vigilia della doppia sfida amichevole contro Belgio e Romania, il Ct ha commentato anche le convocazioni e in particolare l'esclusione di Insigne e Berardi: “Insigne è a casa per scelta tecnica, così come Berardi è con l'Under per scelta tecnica". Le sue parole sull'amore per la maglia azzurra però hanno sollevato alcuni dubbi sui motivi legati alle convocazioni dei giocatori. Dubbi che Conte ha cancellato così: "Non è un avviso. Ho sempre detto che avrei voluto che questa squadra rendesse orgoglioso il popolo italiano, che desse emozioni positive, volevo giocatori che sentissero questa maglia come seconda pelle. Al centro del progetto tattico abbiamo messo il gioco e non abbiamo messo un singolo elemento. Al centro abbiamo messo anche la moralità, ho detto che avrei guardato con attenzione atteggiamenti in campo e fuori dal campo ed ho ripetuto anche fino all'ultima volta che non ascolterò venti dal nord, sud e centro, non saranno 2-3 gol a farmi cambiare idea". 

"Pirlo? A marzo decideremo se convocarlo o meno"

A conferma della mentalità di Conte, ecco citati come esempi Verratti e De Silvestri: "De Silvestri l'ho richiamato alla prima occasione utile perché si è rotto il ginocchio per noi, Verratti ha giocato con l'Azerbaijan con il rischio di infortunarsi. Ecco, voglio che quando si varca il cancello di Coverciano si dia tutto per la maglia azzurra". Capitolo a parte per Pirlo, con le sue condizioni che saranno valutate con attenzione. Il suo posto a Euro 2016 è tutt'altro che sicuro: "Se a marzo Pirlo non mi darà le risposte che spero, dovrò fare le mie valutazioni e considerare che lui possa non far più parte della nazionale. Se tornasse a giocare in Italia sarei molto contento. Se Pirlo tornasse a giocare in Italia sarei molto contento, potrebbe allenarsi in una certa maniera e farebbe ancora la differenza. Il mio timore è che questa lontananza gli faccia perdere tutto questo" 

Il gruppo fondamentale per le scelte per Euro 2016

Prima di tutti e tutto però viene il gruppo per Conte che a breve sarà chiamato a fare le scelte definitive in vista di Euro 2016: "Gli spazi sono aperti ma andranno occupati in maniera seria, a 360 gradi. Abbiamo fatto un percorso con un determinato gruppo che ci ha portato a qualificarci agli Europei da primi e da imbattuti e non posso non tenerne conto. Ma guarderò anche con attenzione a quello che accade e le convocazioni di Okaka e Cerci ne sono la dimostrazione. Si dice ‘aiutati che Dio ti aiuta'. Dopo questo impegno, mancheranno altre due amichevoli, poi dovrò stilare la rosa dei 23 e già oggi sono in difficoltà a pensare a chi devo lasciare a casa di questo gruppo di ragazzi. Ma come ho già detto, per cogliere traguardi straordinari c'è bisogno di uomini straordinari e non sono tanti".

Il Ct sta con Valentino Rossi

In conclusione una battuta su Valentino Rossi e sullo sfortunato epilogo del Mondiale: "Noi italiani siamo dispiaciuti per l'esito finale del mondiale ma a Valentino Rossi vanno riconosciuti i meriti di quanto fatto, è un grande campione e speriamo di vederlo lottare per vincere ancora per molti anni".

Buffon elogia Conte

In piena sintonia con il tecnico anche il capitano della Nazionale italiana Buffon. Non più giovanissimo l’estremo difensore bianconero vuole continuare ancora a stupire anche se è consapevole che ha ancora poco tempo a disposizione per vincere nuovamente in azzurro: “In vista dei prossimi Europei mi aspetto che proseguiamo questo percorso di crescita, mi aspetto di finire la competizione senza rimpianti anche perché ho un’età che non mi consentirà di avere tante altre occasioni. Che non significa vincere ma non avere niente da rimproverarsi dopo gli Europei. Quanto ho intenzione di giocare ancora in azzurro? Ho intenzioni bellicose nel senso che fino a quando scenderò in campo e avrò certe risposte fisiche e caratteriali ed emotive, sono sicuro che sai  in campo da protagonista. Appena avrò meno risposte e certezze ci metterò poco a salutare tutti”.  Solo elogi per Antonio Conte: “Il valore aggiunto di Conte? Ci ho giocato tanto insieme e il suo valore è sotto gli occhi di tutti. La cosa lampante è che dopo due, tre, quattro mesi di lavoro stravolge la sua squadra con un suo marchio. Ci sono tante cose che si potrebbero dire e sotto tutti i punti di vista è bravo”.

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