34 CONDIVISIONI

Conte avverte l’Inter: “Bene le 5 vittorie, ma con la Samp c’è tanto da perdere”

Antonio Conte ha parlato in conferenza stampa prima della sfida di Marassi contro la Sampdoria e si è espresso così: “È sempre un’insidia. La Sampdoria è una squadra organizzata e con un tecnico bravo come Di Francesco”. La sfida con il Doria precede quelle con Barcellona e Juve e nasconde molte difficoltà: “È la classica partita dove abbiamo tantissimo da perdere”.
A cura di Vito Lamorte
34 CONDIVISIONI
Immagine

La Sampdoria è il prossimo ostacolo sula strada dell'Inter. I nerazzurri, dopo Milan e Lazio e, soprattutto, prima di Barcellona e Juve; dovranno cercare di rimanere concentrati sulla gara di Genova per tenere la testa della classifica e respingere gli assalti delle inseguitrici. La trasferta di Marassi è una grande prova di maturità per il gruppo di Antonio Conte, che in conferenza stampa si è espresso così:

Giocare a Marassi è sempre un'insidia. La Sampdoria è una squadra organizzata e con un tecnico bravo come Di Francesco. Si vede il lavoro dell'allenatore. È partita con un sistema di gioco, lo ha cambiato in corso d'opera ma al di là di quello ha presente determinati concetti. Dovremo fare molta attenzione perché sarà una partita difficile. È la classica partita dove abbiamo tantissimo da perdere.

A chi gli chiede se potrebbe cambia qualcosa in vista delle gare con Barcellona e Juventus risponde così: "La partita con la P maiuscola è la prossima. È la quinta partita in pochi giorni per cui dobbiamo prenderci dei rischi, è giusto scegliere una formazione che dia garanzie e che vada in campo con l'intento di fare il massimo. Quanto a Lukaku… fa parte della rosa". Il tecnico nerazzurro si è soffermato sulla fame di vittorie che c'è nel gruppo, la voglia di lavorare dei suoi uomini e i miglioramenti da fare:

Nessuno parte per perdere. Nella nostra testa c'è la ferrea volontà di cercare la vittoria. Averne ottenute cinque di seguito è importante e sicuramente sono frutto del lavoro che stiamo facendo, della disponibilità dei ragazzi, ma al tempo stesso sono passate solo cinque giornate. Dobbiamo continuare con la stessa volontà e voglia. Bisogna avere continuità di risultati se vuoi essere protagonista. Bisogna evitare gli alti e bassi. Per diventare una squadra forte bisogna dare certezze e determinate sicurezze. Penso che quando cambi guida tecnica cambia un po' tutto. C'è un percorso per me e tutti gli altri tecnici entrati per il primo anno in panchina. Penso che ognuno di noi ha dei margini di crescita. Per qualcuno sarà un percorso più semplice e per altri più articolato. Sono convinto che questo percorso dobbiamo farlo, abbiamo iniziato e ora bisogna capire a che velocità verrà percorso.

Conte: I parallelismi sono difficili, sono situazioni diverse

Conte risponde a chi gli chiede se trova delle similitudini tra il percorso fatto ora con l'Inter e quello fatto al suo arrivo in panchina alla Juventus:

Quando si parla di fase difensiva si parla di tutta la squadra, non solo della difesa. Parliamo di undici giocatori coinvolti. Penso che la cosa più importante è riuscire ad avere equilibrio tra fase difensiva e offensiva. I parallelismi sono difficili, sono situazioni diverse. Ricordo che al primo anno fummo bravi a vincere da imbattuti pareggiando tante partite. Le difficoltà le trovammo, il primo anno. Al tempo stesso nel Milan c'erano Thiago Silva, Ibrahimovic, Nesta, Gattuso. Una squadra forte. Fummo bravi e loro in alcuni aspetti mancarono, perché i superfavoriti erano loro. C'era l'Inter del Triplete, c'era il Napoli con Cavani-Lavezzi-Hamsik, squadre che sulla carta ci erano davanti. Oggi non siamo tra i favoriti, come ho sempre detto vedo Juventus e Napoli davanti a noi però questo non deve cambiare. La qualità del campionato quest'anno si è alzata. La Lazio è una squadra forte, che l'anno scorso ha vinto la Coppa Italia. È stata costruita negli anni e ora è una realtà, può lottare per stare tra le prime quattro. Il Milan stesso ha buoni giocatori, un buon allenatore e una società forte. Noi dovremo lottare con tutte le nostre forze, vediamo quale sarà il nostro meglio.

Conte: Alti e bassi negli ultimi 9 anni dell’Inter

L'allenatore salentino si è soffermato molto sul concerto di "continuità" e parla esplicitamente degli alti e bassi che sono stati vissuti dall'Inter nella sua storia recente:

Gli alti e bassi si possono trovare nello storico degli ultimi 9 anni dell’Inter. Non sono di certo il primo allenatore a vincere 5 partite, questo gruppo non è la prima volta che vince 5 partite, due anni fa era in testa a dicembre e non a settembre, salvo poi finire in Champions all’ultima giornata. Anche con Mancini si era partiti fortissimo, gli alti e bassi sono questi. Lo storico ci deve far drizzare le antenne e tirare fuori le unghie.

Conte: Sanchez? Prima o poi lo vedrete in campo

Infine, l'ex commissario tecnico della Nazionale ha parlato della condizione fisica della sua squadra, ha riposto a chi gli chiedeva come sta in Alexis Sanchez e se c'è possibilità di vederlo in campo domani: "In generale stanno tutti bene. Ho parlato molto di Sanchez, me lo chiedete in ogni conferenza. È un calciatore con determinate caratteristiche, spetta a noi fargli trovare vena e brillantezza. Un calciatore di spessore e prima o poi lo vedrete in campo….".

34 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views